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“Fuori”, la Quadriennale d’arte si mostra al Palazzo delle Esposizioni

La Rubrica online “Piazza Navona” è felice di presentarvi l’edizione 2020 della Quadriennale d’arte, dal titolo FUORI. Un importante appuntamento della Capitale dedicato all’Arte contemporanea vi aspetta al Palazzo delle Esposizioni dal 30 ottobre 2020 al 17 gennaio 2021.

Cinzia Ruggeri, Stivali Italia, 1986, stivali e due pochette in pelle, misure variabili. Foto di Rebecca Fanuele. Courtesy Archivio Cinzia Ruggeri, Milano; Galleria Federico Vavassori, Milano; Campoli Presti, Parigi-Londra

Da oggi  al Palazzo delle Esposizioni a Roma apre al pubblico, fino al 17 gennaio 2021, l’edizione 2020,   della Quadriennale d’arte, dal titolo FUORI, a cura di Sarah Cosulich Stefano Collicelli Cagol, organizzata dalla Fondazione La Quadriennale di Roma, presieduta da Umberto Croppi, e dall’Azienda Speciale Palaexpo, presieduta da Cesare Pietroiusti.

Principale partner istituzionale della mostra è il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, che attraverso la Direzione Generale Creatività Contemporanea ha confermato un importante contributo ad hoc, facendosi anche promotore del progetto speciale Premio AccadeMibact.

Per Dario Franceschini, Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo: La Quadriennale, ritornata alla sua vocazione di istituzione chiamata a indagare, ricercare e restituire la creatività italiana del presente, sarà senza dubbio un pilastro della ricostruzione culturale nazionale. La XVII edizione è il frutto di un lungo e meditato lavoro, condotto nell’ultimo triennio dai curatori, fatto di un costante e profondo rapporto con gli artisti e di un continuo confronto con il prezioso archivio della storica istituzione.

Monica Bonvicini, dalla serie bind me! torture me! #2, 2019, disegno con inchiostro e stampa su carta Hahnemühle, 37,5×51 cm. Courtesy l’artista e Galleria Peter Kilchmann, Zurigo

Con la Quadriennale, Roma e l’arte contemporanea rinnovano un legame che arricchisce la Capitale. È importante che questo evento, come molti altri appuntamenti culturali della città, non si siano fermati. È un segnale di ripartenza in un momento storico senza precedenti. Il nostro grazie a chi lavora ogni giorno con questo desiderio di condivisione e agli artisti per il loro impegno concreto, essenziale. L’arte rappresenta uno strumento potentissimo a servizio delle persone, le aiuta attraverso la bellezza a guardare Fuori, che è anche il titolo di questa edizione, con fiducia, afferma Virginia Raggi, Sindaca di Roma.

La Quadriennale di Roma è uno degli appuntamenti storici della Capitale e, ormai da quasi un secolo, un punto di riferimento per tutta l’arte italiana, dichiara Nicola Zingaretti, Presidente Regione Lazio, che prosegue: Quest’anno, l’evento romano ha un significato in più: un tentativo di interpretare questo tempo incerto e fragile attraverso gli occhi dell’arte. E magari, attraverso essa, provare a gettare il nostro sguardo oltre l’evento drammatico che stiamo vivendo. Non a caso, per questa edizione della mostra, è stato scelto il titolo “FUORI”: una speranza; un’esortazione a rimetterci in moto e a esplorare strade nuove, quando avremo finalmente superato il trauma della pandemia. Ne abbiamo bisogno, ora più che mai.

La mostra

Benni Bosetto, Senza titolo (Il giornalista), 2020, inchiostro e penna su seta applicata a abiti di stoffa, dimensioni naturali. Foto di Sebastiano Pellion. Courtesy l’artista; ADA, Roma e ALMANAC, Londra/Torino

La Quadriennale d’arte 2020 è pensata per restituire un’immagine nuova dell’arte contemporanea italiana a livello internazionale e il titolo, FUORI, è emblematico del tipo di sguardo proposto dai curatori.

La mostra intreccia la storia della Quadriennale di Roma e la sua missione di documentazione delle ricerche artistiche italiane con l’esigenza di far emergere percorsi alternativi a quelli maggiormente rappresentati, favorendo una visione polifonica.

FUORI è una mostra transgenerazionale e multidisciplinare. La ricchezza delle linee di ricerca seguite da moltissime figure artistiche degli ultimi sessant’anni ha indotto i curatori a riconoscere tre ambiti tematici su cui costruire la mostra: il Palazzo, come metafora della relazione tra arte e potere; il Desiderio, per la necessità di sedurre che da sempre accompagna l’arte; l’Incommensurabile, ciò che porta gli artisti ad abbracciare fino in fondo le proprie ossessioni, evitando di cadere in uno stile ripetitivo.

FUORI ha così messo a fuoco la multidisciplinarietà (moda, teatro, musica, danza, film, architettura, design) che caratterizza l’approccio di molti artisti e che li ha portati a essere poco presenti nelle narrazioni ufficiali. Il glam, con la sua forza di seduzione e re-incantamento, è diventato un elemento che attraversa diverse generazioni; il desiderio erotico, esplorato in tutte le sue direzioni e forme, emerge come un impulso potente alla creatività; gli immaginari femminili, femministi e queer tracciano la rotta di un viaggio unico e inaspettato attraverso sessant’anni di arte italiana.

Lisetta Carmi, Erotismo e autoritarismo a Staglieno, 1966, stampa analogica ai sali d’argento, 30×40 cm. © Archivio Lisetta Carmi e Martini & Ronchetti, Genova

La mostra FUORI vuole essere perciò un omaggio alla ricchezza e alle ossessioni degli artisti, rendendo la Quadriennale di Roma un’istituzione di vera ricerca e riflessione sui valori artistici che ripensano il presente.

Per mettere in scena una macchina espositiva che esalti al massimo le opere d’arte e ne favorisca un’efficace leggibilità, i curatori hanno chiesto all’artista/architetto Alessandro Bava un allestimento innovativo che ripensasse il Palazzo delle Esposizioni in relazione alla sua storia, coinvolgendo anche lo scrittore e storyteller Luca Scarlini per un progetto di storytelling sulla storia dell’istituzione.

Tre progetti speciali: con MiBACT, MAECI, Banca d’Italia 

In occasione della Quadriennale d’arte 2020, sempre al Palazzo delle Esposizioni nello Spazio fontana al piano zero, sarà aperta al pubblico, quale principale evento collaterale, la mostra Domani Qui Oggi a cura di Ilaria Gianni. La mostra è l’esito conclusivo del Premio AccadeMibact, la ricognizione sugli artisti italiani under 28 che studiano o si sono formati in una Accademia di Belle Arti, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del MiBACT. La mostra Domani Qui Oggi, realizzata in collaborazione con la Fondazione La Quadriennale di Roma, offre l’opportunità di conoscere il lavoro creativo dei 10 talenti vincitori di questa edizione, selezionati tra 89 candidati proposti da 33 Accademie di Belle Arti di tutta Italia.

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ITA. Aa. Vv. Lettere, 2020 parte di Incontri in luoghi straordinari, 2020. Foto di Giulia Crispiani. Courtesy l’artista

Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, da sempre impegnato nella promozione internazionale di un’immagine dell’Italia che riconosca al nostro Paese la sua capacità di innovazione, affianca e supporta la Quadriennale nella valorizzazione all’estero del patrimonio costituito dagli artisti italiani attraverso un progetto inedito di promozione e documentazione audiovideo della mostra.

La Banca d’Italia, in occasione della Quadriennale d’arte 2020, effettuerà un’apertura straordinaria della sala che ospitava l’ingresso al Bal Tic-Tac, il locale futurista decorato da Giacomo Balla e inaugurato nel 1921 in via Milano, proprio accanto al Palazzo delle Esposizioni. Nella sala è visibile il dipinto murale di Balla, scoperto nel 2017 e restaurato con la supervisione della Soprintendenza Speciale di Roma. L’accesso sarà consentito esclusivamente su prenotazione (www.baltictacquadriennale.it) ai visitatori della Quadriennale e, considerate le norme di sicurezza e la ridotta capienza del locale, potrà avvenire solo per piccoli gruppi di persone.

Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, Pays Barbare, 2013, still, video 16 mm, 65 mm trasferito su video DCP, 62’. Musiche di Giovanna Marini, Keith Ullrich. Produzione Les Films d’Ici, Paris. Courtesy degli artisti e Les Films d’Ici, Paris

In futuro le decorazioni di Balla per il Bal Tic-Tac saranno pienamente valorizzate e visitabili dal pubblico all’interno dello spazio espositivo permanente sulla moneta e sulla finanza in corso di progettazione nell’ambito del Centro per l’educazione monetaria e finanziaria intitolato a Carlo Azeglio Ciampi. Con questa iniziativa speciale dedicata a Balla, grande protagonista anche di tante Quadriennali, la Banca d’Italia conferma, in una prospettiva di responsabilità sociale, il suo impegno per la valorizzazione del proprio patrimonio storico-artistico.

L’offerta editoriale

Accompagnerà la mostra un volume bilingue (italiano-inglese), edito da Treccani, che è sia catalogo della mostra sia un’antologia sull’arte italiana contemporanea. La pubblicazione è divisa in tre sezioni.

La prima è dedicata alla mostra con i saggi dei curatori, Sarah Cosulich e Stefano Collicelli Cagol, degli assistenti curatori, Michele Bertolino e Matteo Binci, dell’artista/architetto Alessandro Bava e dello scrittore e storyteller Luca Scarlini. Chiudono la sezione le schede sugli artisti e sulle opere in mostra.

Salvo, La città, 1987, olio su tela, 150×200 cm. Courtesy Archivio Salvo, Torino e Mazzoleni, Londra/Torino

La seconda raccoglie i saggi critici che si soffermano su nuove metodologie di ricerca nel campo dell’arte contemporanea e della cultura italiana. Gli autori sono: Giorgina Bertolino, Stefano Chiodi, Silvia Fanti e Daniele Gasparinetti, Camilla Hawthorne, Francesco Ventrella, Riccardo Venturi.

La terza è dedicata all’approfondimento dei temi trattati nei workshop Q-Rated promossi dalla Quadriennale nel biennio 2018-2019, con i testi commissionati ad artisti e giovani critici:  Dafne Boggeri, Lucrezia Calabrò Visconti, Michele D’Aurizio, Vincenzo Estremo, Lorenzo Pezzani, Sofia Silva.

 

 

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