La Rubrica online “Piazza Navona” vi propone ben due suggerimenti di lettura. Si tratta dei primi due libri della trilogia di Marzia Astorino: “Dietro le apparenze” (Edizioni Leucotea, 2017) e “Legami indissolubili” (Ananke Lab, 2018). Quattro donne, un’amicizia e un giallo da risolvere. E non perdete l’incontro con l’Autore!
Le trame
Dietro le apparenze
Lissone, provincia di Monza e Brianza. Lombardia. Dopo un silenzio durato quindici anni quattro amiche dei tempi della scuola si riuniscono dopo essersi ritrovate su Facebook. Anna, Samantha, Silvia e Alessandra. Quattro ragazzine ormai diventate donne si danno appuntamento in un bar (ri)scoprendo e (ri)trovandosi quelle di un tempo. Anna è una giornalista di cronaca, sposata e mamma di due figli il cui peso delle responsabilità sta per farla esplodere seppur dall’esterno appaia sempre positiva, propositiva, paziente e resiliente. Samantha, insicura, timida e introversa, è (ancora) fidanzata con Federico e dopo la scuola ha aperto un salone di parrucchiere tutto suo. Alessandra è un avvocato, felicemente sposata con un grande desiderio di maternità che non riesce a concretizzarsi. Infine, c’è Silvia testimonial di un noto marchio di moda e star dello show business ma anche vittima di violenze dal suo compagno e collega Nil.
Le donne, così, si ritrovano al tavolo di un bar mostrando solo la superficie delle loro esistenze per poi scoprire, piano piano ma senza sconti, che nulla è come appare. A testimonianza di questo vi è la vicenda di Roberta, la quinta protagonista del romanzo che, al contrario delle altre donne, mostra sin da subito la vera crudeltà e la durezza della vita. Roberta, infatti, viene messa in prigione con l’accusa di aver ucciso suo marito. Si tratta dell’architetto e imprenditore Luca Grassi, rampollo di una delle famiglie più note e più ricche della zona. Anna e Matteo (suo inseparabile amico e collega) non credono alla storia dell’omicidio tanto a condurre delle indagini parallele che coinvolgeranno anche le amiche appena ritrovate scoprendo una realtà tutt’altro che rosea. Cosa è accaduto veramente a Roberta? Ha davvero ucciso suo marito? Come evolveranno le vite delle quattro amiche?
Legami indissolubili
In questo secondo capitolo della trilogia iniziato con Dietro le apparenze, Marzia Astorino torna a raccontarci delle (dis)avventure di Anna, Samantha, Silvia e Alessandra. Ma anche, e soprattutto, di Roberta. Quest’ultima, infatti, dopo essersi chiusa in un mutismo e in un rifiuto verso tutto ciò che rappresenta l’esterno e un aiuto per se stessa, inizia a collaborare e – sostenuta anche da Alessandra in qualità di avvocato – a preparare la sua difesa per l’imminente processo.
Anna e il suo amico Matteo continuano nelle loro indagini alla scoperta di qualsiasi indizio che possa scagionare Roberta perché non tutto è ciò come appare. C’è ben altro dietro questa triste vicenda. Samantha ha finalmente preso in mano la sua vita liberandosi da ogni dipendenza affettiva mentre Silvia è finalmente salva da Nil, uomo violento e senza scrupoli. Ma quest’ultimo non la pensa così. E non saranno pochi i problemi che creerà a questa affiatata comitiva sulla quale ha posto egli stesso una condanna a morte. Sarà proprio l’aumentare e l’intensificarsi delle vicende e delle difficoltà a unire queste amiche da sinceri legami indissolubili.
Sui libri
Nel 2017 Marzia Astorino dà vita alla sua trilogia pubblicando per le Edizioni Leucotea il suo romanzo Dietro le apparenze cui è seguito, nel 2018, Legami indissolubili edito da Ananke Lab. Mentre il capitolo conclusivo di tale trilogia è in lavorazione.
Marzia Astorino, moglie e mamma di un bambino di nove anni lavora come ragioniera nell’ufficio amministrativo di un’azienda che commercializza prodotti diagnostici. Molto della sua personalità intraprendente e inarrestabile si ritrova in Anna, la giornalista di cronaca nera protagonista della trilogia creata dalla scrittrice. In questi primi due romanzi, infatti, Marzia Astorino crea dei personaggi semplici nella loro complessità che, come scatole cinesi, nascondono e svelano poco a poco, verità e aspetti dei loro caratteri e delle loro vite. Credo che il motto della trilogia – seppur non ancora conclusa – sia “nulla è come appare” come già in parte suggerito dal primo volume dal titolo Dietro le apparenze.
Attraverso la sua scrittura agile, semplice, dotata di un ritmo armonico e costante, l’Autrice riesce a realizzare un buon libro costruito su un solido impianto narrativo nonché su un ventaglio di personaggi ben amalgamato ed equilibrato. Cinque donne cinque sono le protagoniste di questa vicenda che arriva a toccare, anche solo a sfiorare, alcuni dei temi e degli argomenti che fanno parte della nostra quotidianità: la violenza fisica e psicologa sulle donne, l’omosessualità, l’(auto)affermazione della donna in carriera e le difficoltà proprie di una donna che deve conciliare lavoro e famiglia.
Anna, Silvia, Alessandra, Samantha e Roberta. Ognuna di queste donne ha la propria storia e il proprio passato che vanno a incastrarsi con un presente carico di eventi e di emozioni. A queste fanno da contraltare Giorgio e Matteo (rispettivamente marito e migliore amico di Anna), Federico ed Edoardo (ex e nuovo fidanzato di Samantha), Nil e Filippo (il violento e il nuovo compagno di Silvia), il Signor Marini e la vittima Luca Grassi (ovvero il datore di lavoro di Anna e l’uomo ucciso da Roberta). Eppure nessuno di questi uomini ha lo stesso peso – narrativo e psicologico – delle protagoniste.
E in questo va riconosciuto a Marzia Astorino il merito di aver creato una gran quantità di personaggi tentando di dare a ognuno di loro una certa profondità e un ruolo ben preciso all’interno della vicenda. Allo stesso tempo, però, le va anche riconosciuta la capacità di sviluppare un impianto narrativo visto dal punto di vista dei personaggi coinvolti ognuno dei quali aggiunge un tassello al mosaico del racconto.
Anche in questo caso l’Autrice riesce – senza mai cadere nella mera ripetizione – a incastrare tra loro tutte queste voci portando avanti – quasi allo stesso passo – le storie personali delle quattro donne e il giallo dell’omicidio di Luca Grassi per mano di Roberta. Quest’ultimo evento, però, non funge solo da sfondo allo svolgersi delle vite di tutti i giorni delle amiche le quali, invece, ne divengono (chi in un modo chi in un altro) partecipi e altrettanti protagoniste alimentando ancor di più il ritmo incalzante della narrazione.
Non c’è che dire: Marzia Astorino ha certamente creato (seppur manchi ancora il capitolo conclusivo) un importante sforzo creativo e narrativo che le ha fornito una buona possibilità di testare le sue abilità di scrittrice e di intelaiatrice di storie che vivono di leggerezza ma non di superficialità.
Così… non ci resta che attendere l’ultimo capitolo di questa trilogia e… scoprire la verità sull’assassinio di Luca Grassi.
Incontro con l’Autore
La scrittura quando ha iniziato a far parte della sua vita?
Ho iniziato a scrivere nel giornale della scuola dell’Istituto superiore e ho capito che scrivere era la mia grande passione, anche se da sempre ho prediletto la narrativa. Così ho iniziato a comporre prima racconti brevi e successivamente romanzi.
- Nel 2008 scrive il libro dal titolo Diario Endometriosi – Mai più sola con la prefazione dell’Associazione Italiana Endometriosi in cui racconta di sé e della sua malattia. Quanto le è stato di aiuto scrivere questo suo libro? E qual è stata la reazione delle sue lettrici?
Il libro inizialmente è stato concepito per aiutare altre donne che si fossero trovate nella mia stessa condizione a non sentirsi sole, mettendomi a nudo. “Mai più sola” nel sottotitolo indica proprio la mia volontà di far sapere loro che siamo in tre milioni solo in Italia. Poi ho scoperto, nel corso della stesura, che è stata una scrittura terapeutica che mi ha aiutato a esternare tanti sentimenti che avevo cercato di soffocare. Metterli sulla pagina mi ha aiutato ad affrontarli e a passare oltre. Diario Endometriosi infatti è un libro di speranza che vuole celebrare la RESILIENZA.
Come è nata l’idea della sua trilogia composta da Dietro le apparenze (Leucotea, 2017), Legami indissolubili (Ananke Lab, 2018) e del terzo romanzo ora in via di stesura?
L’idea è nata da un reale incontro con i miei ex compagni dell’Istituto Superiore. I personaggi invece, sono di pura fantasia, rappresentando diverse tipologie di donne.
Al centro di questa trilogia vi sono quattro donne, quattro amiche dai caratteri totalmente diversi tra loro unite da una ritrovata e profonda amicizia nonché dalla ricerca della serenità e soddisfazione personale e professionale. Lei a quale di queste donne sente di somigliare di più? E perché?
Io mi sento molto più simile ad Anna, la protagonista narrante in quanto è mamma e donna lavoratrice che cerca di far bene e di far quadrare tutto, con i pro e i contro che ciò ne consegue. Ma in fondo c’è un qualcosa di me o viceversa io ho un qualcosa anche di tutte le altre protagoniste.
Quali sono state le difficoltà nella stesura dei suoi testi nel far muovere così tanti personaggi, nel creare e nel gestire così tante vite e vicende incastrando in tutto questo un caso di omicidio che diviene un ulteriore protagonista e motore della storia?
In effetti non è stato semplice gestire tante storie diverse, ma mi piace molto cercare di creare scenari simili alla realtà, quindi con tanti personaggi e storie che si intrecciano. La difficoltà è chiamarli tutti a raccolta per tirare le fila del mio intreccio, ma spesso è difficile perché quando si caratterizza con precisione un personaggio, costui diventa per me una persona a tutti gli effetti e a volte i personaggi “fanno di testa loro”. Per quanto riguarda l’omicidio che volevo inserire sullo sfondo delle vicende, ho creato un collegamento con Anna, la protagonista narrante, che è una giornalista di cronaca, in modo da poter vivere e spiegare la vicenda dall’interno.
Può svelarci qualche anticipazione del volume che andrà a chiudere questa trilogia e il giallo che lo accompagna e lo arricchisce?
Volentieri! I cattivi saranno sempre più cattivi e le mie protagoniste si troveranno a vivere momenti emotivamente difficili che metteranno in crisi la vita di ciascuno e l’amicizia tra loro. Riusciranno a trovare la soluzione insieme? Contestualmente ci sarà il processo a Roberta che terminerà con la sentenza per la giovane donna.
Nel luglio 2019 Biblioteca delle Soluzioni Leucotea ha pubblicato il suo libro per bambini dal titolo Squitty Padano. Il topolino che voleva fare il guardiano impreziosito dalle illustrazioni di Michela Manzoni. Quale difficoltà o differenze ha riscontrato nel dedicarsi alla scrittura per libri per bambini e in quella dei suoi racconti e romanzi?
Ho iniziato a scrivere racconti per bambini quando mio figlio era all’asilo. Non è semplice creare storie che possano attirare l’attenzione dei più piccoli trasmettendo nel contempo anche dei messaggi positivi, è una grande responsabilità, ma mi piace farlo perché i bambini sono una grande fonte di ispirazione e guardare i loro volti quando leggo le mie storie o le invento con loro, durante i miei corsi di scrittura creativa, è impagabile.
Racconti, romanzi, libri per bambini… in quale di genere di scrittura si sente più libera e a suo agio?
Scrivo tipologie diverse a seconda del momento, della necessità e del tempo che ho a disposizione e quando entro in una storia, che sia un racconto, un romanzo o una storia per bambini è sempre una bellissima avventura.
Quali sono gli Autori e le letture che hanno contribuito a formare il suo essere “scrittrice” e “lettrice”?
Leggo generi completamente diversi, mi piace sperimentare letture differenti, anche a seconda del momento. Ad esempio se sto facendo ricerche per un libro o ho voglia di distrarmi con qualcosa di più leggero o di immergermi in un giallo. Adoro La boutique del mistero di Dino Buzzati, i romanzi di Patricia Cornwell e Donato Carrisi. Uno dei miei libri preferiti da sempre è Il piccolo principe di Saint Exupery. Adoro il genio di Kafka, la penna intrisa di emozioni di Jane Austen, la verità raccontata se pur in maniera molto diversa da Verga e Pirandello e potrei elencare una moltitudine di altri incredibili scrittori che mi hanno ispirato e ancora mi insegnano e mi trasmettono sentimenti diversi ogni qualvolta rileggo i loro scritti.
Quali sono i suoi prossimi “progetti di scrittura”?
Ho molti progetti all’attivo che spero vedranno la luce il prossimo anno. Ho appena concluso la stesura di un giallo, è in fase di editing e sto scrivendo l’. E sono in stesura altri due libretti per bimbi.