
La rubrica online “Piazza Navona” vi presenta l’ultimo film di Rodrigo Sorogoyen dal titolo “Il Regno” visto per voi in anteprima stampa. Un thriller politico incentrato sulla brama di potere che muove i propri “sudditi” come fossero burattini. Ma cose accadrebbe se un “figlio del Potere” voltasse le spalle al suo burattinaio?
La trama
Spagna, 2007. Un gruppo di amici e colleghi di un partito politico invece di pensare alla sorte e all’avvenire dei propri concittadini trascorre il tempo truffando, imbrogliando, rubando, corrompendo, intessendo illeciti rapporti d’affari con i “vertici” di Madrid e facendo la bella vita spesso a bordo di lussuosi e imponenti yacht. Di questo gruppo fa parte anche Manuel López Vidal, l’ambizioso vice segretario regionale che mira a diventare Presidente della Regione e di lanciarsi nella politica nazionale. Tutto sembra andare a gonfie vele. Il destino di Manuel sembra essere già deciso. Il successo è assicurato. Fino a quando non si verifica una fuga di notizie e l’opinione pubblica viene a sapere degli atti di corruzione e di peculati orchestrati dallo stesso Manuel e dal suo collega Paco.

Manuel non riesce a credere che il suo sogno di successo, fama e soldi debba arrestarsi in questo modo. Il partito, il Regno, lo espelle accusandolo di essere la sola mela marcia di un partito e di un sistema assolutamente estraneo alle faccende emerse. Manuel, però, sa bene dove si trova la verità e non è disposto a crollare senza portare con sé i suoi compagni “di gioco”.
L’uomo ormai è solo, sostenuto solo dalla sua famiglia, ed è disposto a tutto pur di fare emergere i fatti e di renderli noti alla stampa, all’opinione pubblica. È pronto a tutto pur di buttar giù quel muro e quel Regno che, fino a poco tempo , lo ha protetto, cullato, viziato e mantenuto. Riuscirà Manuel sia pure solo a scalfire una macchina infernale i cui ingranaggi sono stati oleati e ben rodati dalla Storia e dai suoi protagonisti dal tempo dai tempi? È possibile far crollare il Regno e tutti i suoi “sudditi” in favore della giustizia?
Il trailer
Sul film
Il Regno è l’ultima opera del regista spagnolo Rodrigo Sorogoyen presentato in anteprima al Toronto International Film Festival nel settembre 2018 e vincitore, nel 2019, di ben 7 Premi Goya (su tredici nomination) tra i quali quelli che per il Miglior Film, Miglior Sceneggiatura e Miglior Regista conferiti in Spagna dalla prestigiosa Academia de las Artes y las Ciencias Cinematográficas. Si tratta di un thriller politico che racconta con estrema semplicità e spontaneità una realtà, ahinoi, assolutamente vera ed attuale. Infatti, basterebbe spostare i protagonisti del film dalla Spagna all’Italia per accorgersi ancor di più (qualora ce ne fosse bisogno) che i proverbi hanno sempre ragione e che, quindi, “tutto il mondo è paese”. È proprio il caso di dirlo.

Sorogoyen, così, creando una struttura narrativa testuale e cinematografica limpida, ordinata, semplice, lineare narra la storia più vecchia del mondo: il pesce grande mangia il pesce piccolo. E, se non bastasse, alla base di ogni azione viene messo il dio denaro. Insomma, ci sono tutti gli elementi reali appartenenti a una realtà storica niente affatto inventata ma, al contrario, fedelissima all’originale. Al regista e ai due sceneggiatori (lo stesso Sorogoyen e Isabel Peña) va, inoltre, il merito di aver creato e pensato una soluzione interessante per fare quadrare il cerchio.
Non è mia intenzione spoilerare il film (c’è chi ha ucciso per questo… lungi da me) ma dico solo che si lotta molto per non far apparire la macchina di corruzione come normale, naturale, umana e giustificata per il proprio ego(centr)ismo. Posso dire con una certa soddisfazione che il regista tenta di dire la sua in merito e lascia anche noi spettatori la facoltà di dire la nostra e di interpretare, giudicare a modo nostro tutta la malsana faccenda. Forse Sorogoyen non ha voluto rischiare troppo e non farsi troppi nemici in patria… Ad ogni modo la sua soluzione – come spero vedrete – non è poi messa lì a caso. A ciascuno il suo. E a ciascuno la propria interpretazione. Anche questa è una delle regole del fare cinema.

Un altro elemento degno di nota è il fatto di aver ricreato una scenografia – più o meno volontariamente – che, a volte, richiama quel senso di freddezza, di austerità e di solitudine che regna in alcuni dipinti di Edward Hopper in particolar modo in quelli che ritraggono degli interni (bar, ristoranti, case…). In tal modo il senso di solitudine e quella freddezza data da materie pratiche quali la politica e il denaro aumenta notevolmente dando allo spettatore una sensazione di oppressione e soffocamento. Non saprei dire se questo effetto è stato studiato ad hoc dal regista ma è funzionante e funzionale alla vicenda narrata.
È certamente vero che il protagonista assoluto di questo film ancor di più dei suoi interpereti è il Potere. È lo stesso Manuel ad affermare “Chi è al potere protegge il potere”. Ma c’è a chiedersi quando il Regno, o almeno una sua parte, crolla… chi sarà pronto a difendere anche solo quella rotella che con il suo aiuto ha permesso di far guadagnare terreno a questa macchina infernale? Chi sono i vincitori? Chi i vinti? Ai posteri l’ardua sentenza. Ma anche noi che guardiamo e osserviamo abbiamo già pronta la nostra… se non una sentenza certamente una condanna o un rifiuto.

Il Regno, distribuito da Movies Inspired, vi aspetta in sala da giovedì 5 settembre!
Voto 3/5
Scheda tecnica
Titolo originale: El Reino
Regia: Rodrigo Sorogoyen
Cast: Antonio de la Torre,Mónica López, Josep Maria Pou, Nacho Fresneda, Ana Wagener, Bárbara Lennie, Luis Zahera,Francisco Reyes.
Sceneggiatura: Isabel Peña, Rodrigo Sorogoyen
Montaggio: Alberto del Campo
Fotografia: Alejandro de Pablo
Produzione: Tornasol Films, Atresmedia Cine, Bowfinger International Pictures, Film Stock Investment, Le Pacte, Mondex&cie, Trianera Producciones Cinematográficas, A.I.E
Distribuzione: Movies Inspired
Paese: Spagna, Francia
Anno: 2018
Durata: 132 minuti
Uscita in sala: 5 settembre 2019