Il cratere: il Neorealismo (ri)torna sul grande schermo

Il cratere
Il cratere

Alla Casa del Cinema di Roma si è tenuta, lo scorso 9 aprile, l’anteprima stampa del film Il cratere di Silvia Luzi e Luca Bellino in uscita giovedì 12 aprile. La rubrica online “PIAZZA NAVONA” era presente in sala e ha visto e recensito per voi il film. Buona lettura! (Per ora!) e… Buon cinema!

La trama

Sharon è un’adolescente napoletana, figlia di una coppia di ambulanti che per vivere si sposta di festa in festa, di sagra in sagra dispensando “pesche” dove si vince sempre e si regalano peluche. Insomma: un paradiso per i più piccoli. Sharon sembra sentirsi parte del suo ambiente e della sua numerosa famiglia ma ben presto tutto cambia. La ragazzina, infatti, è dotata di un buon talento canoro che suo padre Rosario è deciso letteralmente a tutti i costi – sottoponendo l’intera famiglia a duri sacrifici – a sfruttare. L’uomo nella figlia crede di aver trovato la via giusta al suo riscatto di una vita.

"Il cratere" alla Casa del Cinema di Roma (Ph. Chiara Ricci)
“Il cratere” alla Casa del Cinema di Roma (Ph. Chiara Ricci)

È convinto del successo della figlia ed è ancor più convinto di guadagnarsi attraverso di esso una vita di riposo, di agio senza più dover lavorare e faticare. La situazione, però, sfugge di mano. Quello che all’inizio era un’aspirazione paterna ben presto si trasforma in un incubo per la giovane Sharon che rimette in discussione il suo desiderio di fare di sé una cantante neomelodica. Pian piano la frattura tra il genitore e la figlia diviene sempre più insanabile. Aumentano i litigi, le ripicche, i rancori facendo sentire la giovane responsabile di un futuro e di un presente che non sono i suoi. Fin quando la musica e la melodia cessano e arriva il momento (forse) di un nuovo inizio e di un futuro tutto da costruire.

Il trailer

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Sul film

Il cratere è un film diretto a quattro mani da Silvia Luzi e Luca Bellino che, distribuito da La Sarraz Distribuzione, da giovedì 12 aprile sarà nelle nostre sale.

Sharon Caroccia in una scena del film
Sharon Caroccia in una scena del film

Si deve ammettere che già il titolo desta una certa curiosità prestandosi a diverse interpretazioni. I registi dicono di essersi ispirati alla costellazione Crater, ovvero al suo essere debole e visibile solo in un certo periodo dell’anno seppur eccessivamente luminosa. Ma questo stesso titolo potrebbe indicare non il Vesuvio che caratterizza la città in cui si svolge l’azione bensì il suo panorama discografico neomelodico totalmente distaccato e indipendente dal “normale circuito” nazionale e ufficiale. Un’ultima e possibile interpretazione, invece, potrebbe indicare il cratere inteso come simbolo di un certo distacco e di un mondo parallelo quale potrebbe essere quello di una famiglia perennemente in movimento per tutte le città italiane facendo del gioco e della sorte il suo sostentamento. In ogni caso va detto che tutti queste idee sono valide e funzionali alla comprensione del testo filmico e della sua diegesi.

Il Pressbook del film (Ph. Chiara Ricci)
Il Pressbook del film (Ph. Chiara Ricci)

Cratere è stato presentato in anteprima alla 32° Settimana della Critica della 74° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia riscuotendo ampi consensi dalla critica nazionale e internazionale. Inoltre, nel 2017, al 30° Tokyo International Film Festival ottiene il Jury Special Prize divenendo il primo film italiano a ottenere tale riconoscimento al più prestigioso Festival asiatico.

Sharon Caroccia in una scena del film
Sharon Caroccia in una scena del film

In effetti, tanto possono essere i motivi di tale successo molti dei quali dirigono il nostro “sguardo” al passato. Certamente l’ambientazione e il dialetto partenopeo aiutato da sottotitoli alla Gomorra hanno il loro peso e non solo il loro possibile valore. Ma c’è molto di più. Cratere, infatti, è decisamente un film Neorealista. Proprio come qualche anno lo è stato il già citato Gomorra di Matteo Garrone. E non è forse un caso che alle origini di entrambi ci sia il medesimo comun denominatore: Luchino Visconti. Ebbene sì: poiché se il film di Gomorra pare essere un richiamo non tanto vago a La terra trema qui l’eco di Bellissima si fa potente. Ci sono ovvie differenze, certo. In Bellissima c’era la madre (un’indimenticabile Anna Magnani) a pretendere quasi il successo della figlia di appena cinque anni. Qui la situazione è ribaltata: abbiamo un padre e una figlia adolescente.

Sharon Caroccia in una scena del film
Sharon Caroccia in una scena del film

Ma i risultati non cambiamo poi molto. Insomma: una storia che a distanza di oltre settant’anni si ripete? Certamente sì. Ma non è ancora tutto: Silvia Luzi e Luca Bellino portano sul grande schermo la vera famiglia Caroccia, il suo vero lavoro, girando persino alcune scene nella sua vera casa. Gli elementi di un Neorealismo degli anni Duemila mi sembra esserci tutto. Ma non basta a rendere un film come Cratere un successo. È una storia semplice ma complicata dalle vicissitudini della vita di una famiglia intera ma non racconta nulla di nuovo. Anzi, non trova il suo modo di raccontare appoggiandosi – seppur involontariamente – a una stagione del nostro Cinema tra le più interessanti e che, ancor oggi il mondo ci invidia e apprezza. Non sarà, invece, ad essere proprio questa nostalgia del nostro grande Cinema a ingannare un poco gli spettatori?

Rosario Caroccia in una scena del film
Rosario Caroccia in una scena del film

Resta in ogni caso la forza interpretativa di questi (non) attori che non fanno altro che recitare se stessi. Si tratta certamente di un ruolo incredibilmente difficile ma che non lascia molto spazio ad altro. Al film, agli attori e ai registi va comunque riconosciuto il merito di aver tentato la strada di un racconto difficile, di una vita difficile. Questo nessuno può toglierlo loro o non darne conto. Ma questo non basta a rendere potente, forte, ammirevole e ammirato un (buon) film.

Voto, 3/5

Scheda tecnica

Titolo originale: Il cratere

Regia: Silvia Luzi e Luca Bellino

Cast: Rosario Caroccia, Sharon Caroccia, Tina Amariutei, Assunta Arcella, Imma Benvenuto, Eros Caroccia, Mariaelianna Caroccia, Rosario Junior Caroccia, Rosario Petrone, Davide Russo, Genny Valentino.

Sceneggiatura: Silvia Luzi, Luca Bellino e Rosario Caroccia

Produzione: Tfilm

Distribuzione: La Sarraz Distribuzione

Paese: Italia

Anno: 2018 – Data di uscita: 30 novembre

Durata: 93 minuti

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