Il nuovo anno della Rubrica online “Piazza Navona” inizia con un doppio appuntamento cinematografico. Iniziamo con l’articolo dedicato al film “Hammamet” di Gianni Amelio con uno straordinario Pierfrancesco Favino. Dal 9 gennaio al cinema!
La trama
Fine del secolo scorso. È il 1999 e nella villa di Hammamet dove Bettino Craxi si è rifugiato dal 1994 per sfuggire alle condanne penali a seguito dei processi di Tangentopoli inflittegli dallo Stato italiano si susseguono incontri e scontri che raccontano e mostrano gli ultimi sei mesi di vita dell’ex leader del Partito Socialista Italiano.
Viene mostrato un Bettino Craxi che, nonostante ammalato gravemente di diabete e di cuore, non cede alle accuse italiane, a chi insinua e chiede dove abbia nascosto il “tesoro”, agli attacchi e alle presunte diffamazioni della stampa e dei colleghi politici. Viene mostrato un padre accudito amorevolmente dalla figlia Anita (Stefania nella realtà) con la quale, però, non mancano incomprensioni, scontri e malumori. Lo stesso si può dire del suo rapporto assai freddo con il figlio.
Gli ultimi mesi di un uomo nella cui vita irrompe Fausto, il figlio di Vincenzo ovvero dell’operaio e collaboratore alle attività all’interno del Partito, che attenta alla vita di Craxi accusandolo del suicidio del genitore. Una figura arcana e misteriosa… cosa si nasconderà dietro la maschera di questo ragazzo in cerca di vendetta? Ma la Storia va avanti da sé e Bettino Craxi muore nella sua “prigione dorata” di Hammamet il 19 gennaio 2000, a seguito di un delicato intervento per rimuovere il tumore al rene per un attacco cardiaco.
Il trailer
Sul film
Pierfrancesco Favino ha superato se stesso. Cinque ore di trucco ogni giorno di ripresa (e altre due per riassumere i propri tratti) lo hanno trasformato in Bettino Craxi. La somiglianza è impressionante e sin da subito il primo e grande plauso va al truccatore Andrea Lanza per il lavoro svolto. Cosa si può dire di Pierfrancesco Favino che con la sua interpretazione dà certamente la sua miglior prova d’attore (forse battendo anche Il traditore dove ha impersonato il capomafia Tommaso Buscetta poi divenuto collaboratore di giustizia). Forte e di grande impatto è il suo Bettino Craxi tanto che, in alcuni momenti del film, ci si scorda del tutto che sul grande schermo stia recitando un grande attore. Tutto ciò, però, lo si deve alla regia misurata ed equilibrata di Gianni Amelio che torna a parlare di politica italiana dopo il suo film Colpire al cuore del 1982.
Il regista calabrese racconta gli ultimi sei mesi di vita Craxi (girando gran parte delle scene nella reale villa tunisina appartenuta al Presidente) con molta cura, dopo un attento studio storico e dopo aver visionato documenti, interviste, testimonianze… senza, però, realizzare un classico film biografico. Gianni Amelio ha scelto di mettere letteralmente in primo piano la figura e il lato più umano e intimo dell’ex leader politico cui non mancano cinismo, ironia e una buona dose di (sana?) cattiveria. Tutto parte dall’infanzia, da un bambino pestifero e troppo “vivace” lo stesso che, ormai cresciuto, incontra suo padre (interpretato da Omero Antonutti qui alla sua ultima apparizione prima di morire il 5 novembre 2019) in una onirica e bellissima sequenza arrivando a toccare la poetica felliniana e mostrando la sala di una conferenza politica (quella d’apertura) in un varietà (o in un circo?)
Inoltre, Amelio non manca di raccontare il Cinema nel suo Cinema. infatti, rendendo omaggio alla moglie di Bettino Craxi e alla sua grande passione per la Settima Arte mostrando spezzoni di film quali, ad esempio, Secondo amore di Douglas Sirk e Là dove scende il fiume di Anthony Mann.
Altra caratteristica, che deve far riflettere, di Hammamet è il fatto che nessuno mai dei personaggi nomini il nome di Bettino Craxi il quale viene sempre e solo chiamato “Presidente”. In fondo, che bisogna c’è? Come afferma lo stesso Amelio, tanta è la somiglianza che ogni altra sottolineatura sarebbe superflua e fuori luogo.
Certamente Hammamet sarà uno di quei film di cui essere cinematograficamente orgogliosi e i cui punti deboli sono da riscontrare nel cameo di Claudia Gerini che qui interpreta il ruolo di un’amante di Craxi che nulla aggiunge o toglie a quanto viene già raccontato e nella prova d’attore di Luca Filippi (il giovane Fausto) che sembra non aver migliorato la sua recitazione dai tempi di Un nuovo giorno di Stefano Calvagna (2016) quando già non aveva convinto nel suo essere attore.
Non perdete questo tocco da Maestro di Gianni Amelio che, con signorilità e senza alcuna presunzione storica, politica, d’insegnamento, mostra il tramonto di un uomo che è stato tra i più importanti personaggi politici del secolo scorso. E intanto la Storia continua…
Voto 4/5
Scheda tecnica
Titolo originale: Hammamet
Genere: Drammatico, biografico
Regia: Gianni Amelio
Sceneggiatura:
Cast: Pierfrancesco Favino, Livia Rossi, Luca Filippi, Silvia Cohen, Alberto Paradossi, Omero Antonutti, Giuseppe Cederna, Renato Carpentieri, Claudia Gerini
Montaggio: Simona Paggi
Musica: Nicola Piovani
Fotografia: Luan Amelio Ujkaj
Costumi: Maurizio Millenotti
Produzione: Pepito Produzioni e Rai Cinema
Distribuzione: 01 Distribution – Minerva Pictures Group
Paese: Italia
Anno: 2019
Durata: 136 minuti
Uscita in sala: 9 gennaio 2020