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Al Vittoriano si mostra il padre della Pop Art: Andy Warhol

Simbolo della mostra "Andy Warhol"
Simbolo della mostra “Andy Warhol”

Dal 3 ottobre al 3 febbraio 2019 il Complesso del Vittoriano – Ala Brasini ospita una mostra eccezionale dedicata ad Andy Warhol. La rubrica online “PIAZZA NAVONA” ha partecipato con entusiasmo alla presentazione stampa e ha realizzato questo articolo mostrandovi delle immagini in anteprima.

Da mercoledì 3 ottobre sarà aperta al pubblico la mostra dedicata all’Artista simbolo della Pop Art e dell’Arte del secondo Novecento: Andy Warhol. Tale esposizione, curata da Matteo Bellenghi, è stata realizzata grazie all’Istituto per la storia del Risorgimento italiano con il patrocinio della Regione Lazio e di Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale e l’organizzazione del Gruppo Arthemisia in collaborazione con Eugenio Falcioni & Art Motors srl.

Il Complesso del Vittoriano (Ph. Chiara Ricci)
Il Complesso del Vittoriano (Ph. Chiara Ricci)

La mostra Andy Warhol ripercorre la storia della Pop Art resa nota anche dalla serigrafia della minestra in scatola Campbell’s Soup realizzata dall’artista di Pittsburgh.

A queste seguono le serie di Marilyn Monroe, dei Flowers ma anche i suoi disegni, le sue fotografie, il suo apporto nella musica soprattutto con i Rolling Stones, le immagini che raccontano il suo rapporto con la moda e molto molto altro.

L’esposizione è composta da oltre 170 opere che raccontano, ripercorrono e ricordano l’Arte di Andy Warhol che a inserirsi in ogni campo della comunicazione e dell’Arte stessa: dalla pubblicità alla moda, dalla musica al cinema.

Andy Warhol (Ph. Chiara Ricci)
Andy Warhol (Ph. Chiara Ricci)

Il  percorso inizia con la sala delle principali icone che hanno influenzato lo stesso Warhol: da Liz a Marilyn passando per Mao sino ad arrivare ai suoi Self Portait. A questa segue lo spazio dedicato alla moda con i ritratti di Giorgio Armani, Giovanni Esposito e Valentino che ci conducono in quello dedicato alla musica con ritratti di Mick Jagger, Billy Squier, copertine dei dischi come The Velvet Underground & Nico del 1967 arricchito da una installazione floreale uditivo-visiva con in sottofondo musicale dei Rolling Stones.

La mostra, inoltre, è arricchita e impreziosita da numerose polaroid che sono all’origine dei ritratti serigrafici chiudendosi con un omaggio al Cinema, ad esempio, attraverso il ritratto Liz (1964) dedicato alla celebre attrice dagli occhi viola.

Andy Warhol, "Liz", 1964 (Ph. Chiara Ricci)
Andy Warhol, “Liz”, 1964 (Ph. Chiara Ricci)

In questa occasione si è tenuta anche la conferenza stampa cui hanno partecipato il curatore della mostra Matteo Bellenghi e il collezionista Eugenio Falcioni che ha prestato alcune sue opere per la realizzazione dell’esposizione. Il primo a prendere la parola è lo stesso Bellenghi il quale ha affermato,

Si tratta di una mostra per intendere e interpretare l’arte di Andy Warhol. Non manca la serie dedicato ai ritratti come Marilyn e Mao. Poi c’è tutto lo spazio dedicato agli Settanta e alla serie Ladies & Gentlemen, le immagini delle Drag Queen. Abbiamo volutamente diviso le opere in tanti aspetti. Assolutamente divertente è il rapporto tra Warhol e il mondo della musica rappresentato dal progetto  The Velvet Underground & Nico del 1967 di stampo provocatorio.

L'installazione "floreale" all'interno della mostra "Andy Warhol" (Ph. Chiara Ricci)
L’installazione “floreale” all’interno della mostra “Andy Warhol” (Ph. Chiara Ricci)

Importanti sono le amicizie di Warhol, ad esempio, con i Rolling Stones qui rappresentati anche dai ritratti di Mick Jagger. Successivamente c’è una parte dedicata alla moda e al disegno e questo è un aspetto meno conosciuto di Andy Warhol. Infatti, negli anni Cinquanta è così che l’Artista inizia la sua carriera passando da Andy “lo straccione”, come veniva chiamato, ad Andy “l’imperatore” per la qualità delle opere realizzate e per la vastità e lo spessore degli Artisti coinvolti.

Andy Warhol, "Marilyn", 1967 (Ph. Chiara Ricci)
Andy Warhol, “Marilyn”, 1967 (Ph. Chiara Ricci)

Molto sintetico ma sentito è il contributo del collezionista Eugenio Falcioni che ha esordito dicendo,

Io sono un po’ l’ideatore della mostra perché collaboro con il Dottor Bellenghi da diversi anni. Ho studiato Warhol e mi ha folgorato: lo reputo tra gli artisti più innovativi della seconda metà del Ventesimo Secolo.

…per poi terminare con un caloroso invito ad ammirare e visitare la mostra.

La scrittrice Chiara Ricci all'anteprima stampa della mostra "Andy Warhole" tenutasi presso il Complesso del Vittoriano - Ala Brasini
La scrittrice Chiara Ricci all’anteprima stampa della mostra “Andy Warhole” tenutasi presso il Complesso del Vittoriano – Ala Brasini

 Certamente la mostra Andy Warhol è tra i più importanti e significativi appuntamenti di questo autunno appena iniziato che non si può assolutamente mancare. Un piacevolissimo incontro con uno dei più significativi Artisti del secolo scorso che tanto hanno detto e realizzato e le cui opere restano una testimonianza importante di un recente passato ancora tutto da scoprire.

Qui, infatti, è raccolta arte, fotografia, musica, moda, cinema… in un “solo” Artista si raccontano le più diverse sfaccettature dell’Arte stessa e del mondo dello spettacolo e dello show business. Si potrebbe ben dire che ce n’è per tutti i gusti e nessuno resterà deluso da questa meravigliosa esposizione.

La mostra Andy Warhol sarà aperta al pubblico dal 3 ottobre al prossimo 3 febbraio 2019 presso il Complesso del Vittoriano – Ala Brasini… preparatevi ad ammirare un pezzo di storia del nostro Novecento.

Andy Warhol, "Giant Size", 1963 (Ph. Chiara Ricci)
Andy Warhol, “Giant Size”, 1963 (Ph. Chiara Ricci)

Preparatevi ad ammirare l’estro, il genio, la personalità e i colori del padre della Pop Art: Andy Warhol!

 

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