Esce oggi nelle nostre sale l’ultimo film di Pino Ammendola e Rosario M. Montesanti dal titolo A.N.I.M.A. – Atassia Neuro Ipofisaria Monolaterale Acuta presentato in anteprima stampa alla Casa del Cinema di Roma. La rubrica online “Piazza Navona” ha preso parte alla proiezione e vi racconta del film in questo articolo Cosa accadrebbe se potessimo vedere e capire tutti i nostri errori e le loro conseguenze?
La trama
Anio Modòr è un politico che a causa di un grave malore entra in coma per atassia, ovvero per un blocco neurologico e muscolare per risvegliarsi e ritrovarsi nella zona nera: è lì che si ritrovano coloro che hanno avuto una vita dissoluta, materiale, disonesta ed egoista. Si tratta di un aereo (nello specifico un DC3 Dakota, lo stesso del film Casablanca) fermo in uno spazio indefinito, atemporale ed esposto alle intemperie più turbolente. Qui ad accogliere Anio ci sono lo Steward K666, una hostess e il Tutor AP39.
A bordo di questo strano aereo diretto verso nessuna meta lo Steward e il Tutor mostrano ad Anio il suo passato, i suoi errori, ciò che le sue decisioni e le sua scelte hanno provocato nelle vite degli interessati, la sua stessa famiglia e il suo essere bambino: quest’ultimo il suo giudice più severo e intransigente.
Anio, però, disorientato e sempre più spaventato di questo viaggio nel tempo riesce a fuggire credendo di raggiungere la zona bianca, quella della bontà dove ritrova i suoi genitori e lui bambino durante i festeggiamenti per il suo ottavo compleanno quando, ancora puro e innocente, è considerato il bambino più buono del mondo. Ma questa incursione paradisiaca dura poco: K666 e AP39 riportano Anio al suo triste presente, forse, senza avvenire al cospetto di una Giuria futurista e futuribile composta da una donna, un uomo di colore e un barbone che sa tutto di lui.
Il politico, però, è deciso a non ammettere le sue malefatte perché convinto di aver agito sempre a fin di bene. È in questo momento che i tre giurati, ormai spazientiti, lasciano Anio al giudizio di “Lui”, del suo essere bambino che implacabile e severo, come tutti i bambini sanno essere, gli dice di essere stato cattivo. Riusciranno il candore e la severità del bambino a riportare Anio in vita e a fargli capire quali e quanti sono stati i suoi errori?
Il trailer
Sul film
Pino Ammendola e Rosario M. Montesanti con grande orgoglio hanno presentato alla Casa del Cinema di Roma il loro ultimo film A.N.I.M.A. – Atassia Neuro Ipofisaria Monolaterale Acuta distribuito da Whale Pictures e che da oggi giovedì 9 maggio è nelle sale italiane. I due sfruttano l’acronimo Anima associandolo alla malattia (un blocco neurologico e muscolare) fisica quella spirituale del protagonista Anio Mòdor il quale sembra aver venduto proprio la sua anima per ritrovarsi ad occupare la posizione politica e sociale che ricopre.
È un film che con un’acuta comicità mista a un piacevole cinismo rappresentati splendidamente dalla coppia Adolfo Margiotta (un satanico K666) e Massimo Olcese (AP39) racconta degli errori umani, della loro inumanità e, soprattutto, delle conseguenze che queste provocano non solo ai diretti interessati ma anche a coloro che sono loro vicini e uniti.
Si tratta di un prodotto cinematografico di un certo valore che tra una risata e l’altra lancia pesanti stilettate alla moralità, alla politica, ai giochi di potere odierni e passati. Senza dubbio questo è merito di tutti gli interpreti che – ognuno a suo modo – hanno saputo tratteggiare caratteri, codardie, tic, vezzi, pensieri e atteggiamenti ben precisi senza mai ripetersi. Così, è bene ricordare Franco Oppini, Augusto Zucchi, Maria Letizia Gorga, Mino Caprio e Giorgio Gobbi tra i più funzionali e più incisivi nella narrazione.
Ma A.N.I.M.A. è un film che guarda anche oltre e va molto più a fondo. Infatti, l’intera vicenda sembra ricordare seppur senza avvicinarsi troppo a La visita della vecchia signora di Friedrich Dürrenmatt la cui protagonista, Claire Zachanassian, cacciata giovanissima dal suo villaggio torna ricchissima così da comprarsi le anime e le vite dei suoi concittadini abusando del tema della giustizia distorcendolo e utilizzandolo a suo favore. Questo avvicinamento al testo teatrale appena citato lo si nota soprattutto nella scena del processo di revisione al cospetto dei tre giudici in cui, tra gli altri, è presente una coppia di gemelli vestiti di bianco proprio come appaiono descritto da Dürenmatt (i ciechi Koby e Loby).
Credo si possa affermare anche con soddisfazione che Pino Ammendola (bravissimo nel dar vita agli smarrimenti, alle paure e alle incrinazioni emotive e psicologiche del suo personaggio soprattutto attraverso certi sguardi di bambino in un corpo di uomo adulto) e Rosario M. Montesanti abbiano realizzato un prodotto cinematografico di valore, di importanza… uno di quei film che usciti dalla sala ci fanno sorridere, riflettere e (ri)valutare noi stessi e cosa abbiamo intorno. Ridere è sempre un ottimo strumento per guardare la realtà con serietà.
Voto 3/5
Scheda tecnica
Titolo: A.N.I.M.A. – Atassia Neuro Ipofisaria Monolaterale Acuta
Regia e Sceneggiatura: Pino Ammendola, Rosario M. Montesanti
Soggetto: Emilia Bianchi, Rosario M. Montesanti
Interpreti: Pino Ammendola, Adolfo Margiotta, Massimo Olcese, Franco Oppini, Andrea Roncato, Giorgio Gobbi, Mino Caprio, Augusto Zucchi, Maria Letizia Gorga, Massimo Corvo, Claudio Ammendola, Clelia Rondinella, Bruno Bilotta.
Fotografia: Claudio Sabatini
Montaggio: Gianni Del Popolo
Musiche: Alberto Pizzo, Premiata Forneria Marconi (Pfm)
Produzione: DC&L s.r.l
Distribuzione: Whale Pictures
Paese: Italia, 2019
Genere: Commedia
Durata: 90 minuti
Uscita sala: giovedì 9 maggio 2019