La Rubrica online “Piazza Navona” ha letto per voi Mickey Mouse. La vera storia del topo più famoso del mondo di Dario Amadei ed Elena Sbaraglia (Graphofeel). La biografia romanzata del personaggio Disney più pop e iconico. E non perdete l’Incontro con gli Autori!
La trama
È il 16 gennaio 1928 quando, dalla fantasia di Walt Disney e Ub Iwerks, nasce il topo più famoso del mondo: Mickey Mouse ovvero Topolino (che portò il nome più “oscuro” di Mortimer). A novantacinque anni dalla nascita, Dario Amadei ed Elena Sbaraglia scrivono la biografia romanzata di questo protagonista indiscusso di cartoni animati, fumetti e dell’intero mondo Disney. I due Autori ne ripercorrono la vita e la carriera, dalle prime bozze dei disegni al primo cortometraggio Steamboat Willie (proiettato la prima volta il 19 novembre 1928) passando per tutte le sue trasformazioni grafiche sino ad arrivare ai cartoni animati iconici e di successo come Fantasia (1940) e all’evoluzione di gadget, del merchandising, al regno di Disneyland e all’ampliarsi del fantastico mondo di Topolinia e dei suoi abitanti. Mickey Mouse. La vera storia del topo più famoso del mondo, però, ci racconta anche la storia e lo sviluppo di un Paese attraverso l’evoluzione e la trasformazione di questo magnifico personaggio Disney offrendoci un nuovo sguardo sugli eventi che hanno caratterizzato il Novecento a partire dai “ruggenti anni Venti” sino a oggi.
Sul libro
Tutto è cominciato da un topo era solito affermare il geniale Walt Disney. E, forse, mai citazione fu più azzeccata e anche lungimirante. Perché questo “inizio” dura da oltre novantacinque anni e ha letteralmente accompagnato e cresciuto generazioni e generazioni di bambini e, poi, di adulti. Ieri come oggi. Della geniale intuizione di Walt Disney e di tutte le tappe – grafiche e storiche – che hanno portato alla nascita di Topolino così come lo conosciamo oggi ci raccontano Dario Amadei ed Elena Sbaraglia con il loro delizioso libro Mickey Mouse. La vera storia del topo più famoso del mondo edito da Graphofeel (2022).
Si tratta di una biografia romanzata dove si ripercorrono le tappe fondamentali che hanno portato alla creazione di Topolino e alla sua mondiale espansione: editoriale, cinematografica, televisiva, oggettistica, nella moda… A oltre novantacinque anni Topolino non credo sia errato affermare che Topolino è una vera icona pop, come i putti dello stilista Fiorucci o come le serigrafie di Andy Warhol, occupando a tutti gli effetti un posto di prestigio anche nel campo dell’Arte. Un prodotto artistico in perenne evoluzione e mutamento che ha cresciuto intere generazioni e ha unito attorno a sé schiere di appassionati di tutte le età.
A Dario Amadei e ad Elena Sbaraglia va senza ombra di dubbio il merito di aver realizzato un volume adatto a qualsiasi tipo Lettore, dal più giovane al “diversamente” giovane, dagli appassionati a chi, invece, si desidera avvicinarsi anche solo per curiosità, alla scoperta dei segreti e della nascita di questo topo più famoso del mondo. Interessanti e di grande valore (bibliografico, filmografico, archivistico) sono tutte le sezioni del volume in cui si elencano film, cortometraggi, fumetti di cui Topolino è protagonista, fornendone trame, dettagli, curiosità, date… dando ulteriore prova (qualora ce ne fosse bisogno) di un attento lavoro di ricostruzione e ricerca. I due Autori, però, compiono un ulteriore passo avanti. Sì, perché non solo raccontano, descrivono e narrano le storie e i legami di parentela di tutti gli abitanti di Topolinia di cui si hanno notizie ma ne mostrano anche i caratteri in relazione ai loro tempi. Amadei e Sbaraglia, in particolar modo, attraverso la crescita di Topolino, la sua evoluzione, le trame delle sue avventure, lo sviluppo e l’impostazione della sua relazione con l’inossidabile Minni, ci raccontano un pezzo importante della storia del secondo Novecento. Dalla Depressione del 1929 al passaggio del Nuovo Millennio passando per la meraviglia del boom socio-economico del secondo dopoguerra con tutte le novità che ha portato con sé (dalla televisione all’espansione del mondo editoriale e dell’arte dello spettacolo, dell’emancipazione femminile e così via).
La Storia si riflette in Topolino. E viceversa divenendo una sorta di cartina tornasole degli umori e degli eventi. Inoltre, Topolino stesso diviene più volte, nelle sue avventure, anche testimone di eventi storici del passato, dell’antichità facendosi anche divulgatore del sapere. Tutto questo e molto altro è, è stato e sa essere Topolino. Un’immagine e un personaggio senza tempo che da sempre è parte della nostra quotidianità, del nostro immaginario. Tutti, almeno una volta, abbiamo letto un suo fumetto perdendoci tra le sue indagini e le sue scoperte, sempre intriganti e divertenti.
Dario Amadei ed Elena Sbaraglia ci regalano un testo importante per la nostra cultura popolare intesa nel suo senso più nobile e alto. Mickey Mouse. La vera storia del topo più famoso del mondo è una piccola e agile enciclopedia dove è un piacere perdersi e ritrovarsi immersi nella Fantasia, nei nostri sogni, nella nostra infanzia e nel nostro io fanciullino che abbiamo il dovere di nutrire e lasciar libero di correre. Non perdete questa interessante e piacevolissima lettura…perché come ha affermato Walt Disney (il nonno di tutti noi!) La risata è senza tempo. L’immaginazione non ha età. E i sogni sono per sempre. Perciò, lasciamoci trascinare in questo mondo sospeso del topo che ci ha insegnato a osservare la realtà attraverso la magia della Fantasia.
Incontro con gli Autori
Come è nata l’idea di Mickey Mouse. La vera storia del topo più famoso del mondo?
L’idea viene da lontano perché Topolino è stato la nostra passione da sempre e nel tempo abbiamo raccolto tanto materiale da utilizzare nei nostri laboratori. A un certo punto, confrontandoci con la casa editrice Graphofeel, che è specializzata in biografie e romanzi storici, abbiamo accarezzato il pensiero, in prossimità dei cento anni di Topolino che saranno festeggiati tra cinque anni, di un libro sul topo più famoso del mondo e il risultato non poteva che essere una sua biografia romanzata.
Come è avvenuto il vostro incontro con Topolino?
Dario non aveva più di quattro anni quando suo padre, che amava molto gli scherzi, gli fece imparare a memoria i fumetti di un piccolo albo di Topolino che ripeteva, fingendo di leggere, davanti agli ospiti un po’ scettici e un po’ allibiti. Fu questo l’inizio del suo grande amore per l’universo di Topolino che, dopo tanti anni, ancor non l’abbandona.
Elena ricorda sempre di aver visto un Topolino sul comodino o in giro per casa, sua e dei suoi cugini, così avvicinarsi ai suoi fumetti è stato naturale come bere un bicchier d’acqua. Tante sono le storie che ha letto, tanti i corti che ha visto e il ricordo di quegli anni la accompagnerà per sempre.
Secondo voi Topolino può essere considerato anche una sorta di cartina tornasole del tempo e dei periodi storici che ha attraversato e vissuto?
Topolino è un highlander, un immortale che, sin dalla nascita, non ha mai mancato gli appuntamenti importanti con la storia, la cultura e la società. Per i lettori e i telespettatori di tutti i tempi è stato un modello, un simbolo del riscatto dopo la crisi della recessione americana e poi, negli anni seguenti, ha incarnato il bravo ragazzo, giudizioso, al limite della perfezione, sempre dalla parte dei giusti. Non si è mai tirato indietro anche nelle situazioni più delicate, lasciando la sua impronta e il suo pensiero, perché il messaggio di giustizia contenuto nelle storie di Topolino è universale. Con le sue avventure è possibile ritrovarsi nel quotidiano, così come a spasso nel tempo, o nel mondo dell’arte: il successo è proprio la sua continua versatilità ed evoluzione.
Oggi qual è il vostro rapporto con Topolino?
Immutato nel tempo. È un rapporto che resiste a ogni cambiamento, perché si ha sempre voglia di leggere un fumetto o guardare un corto di Mickey Mouse, ma anche possedere un suo gadget o un capo d’abbigliamento. Non riusciremmo ad immaginare un mondo senza il topo più famoso del mondo.
Qual è stata la fase più complessa della creazione e realizzazione di Mickey Mouse. La vera storia del topo più famoso del mondo? E perché?
Non ci sono state fasi particolarmente complesse. Il lavoro è stato sempre fluido anche se notevole, perché abbiamo visto tutti i corti animati di Topolino e letto gran parte dei fumetti, oltre alla ricerca bibliografica che ha comportato una scelta attenta del materiale a nostra disposizione, perché abbiamo voluto utilizzare solo fonti attendibili e accreditate.
Una psicologa e un medico che si occupano di biblioterapia. Ecco: Topolino potrebbe essere considerato un efficace strumento terapeutico per grandi e piccini? Se sì, in che modo?
Certamente. Topolino così come più in generale i fumetti, i manga, gli albi illustrati, le graphic novel possono essere utilizzati in biblioterapia perché sono a tutti gli effetti narrazioni. Nei nostri laboratori, prima di decidere di scrivere un libro su Topolino, abbiamo utilizzato le storie di Topolino servendoci anche dei corti animati con tutte le età, bambini, ragazzi e adulti perché il linguaggio dei fumetti è immediato e carico di significati. L’utilizzo poi dei corti ci sostiene da un punto di vista multimediale, rendendo così il laboratorio più stimolante.
Oggi qual è il valore culturale, intellettuale e umano di Topolino?
Topolino continua ad essere un’icona anche per i nuovi millenials, per i giovanissimi. Lo vediamo quando incontriamo le classi nei nostri laboratori: almeno un bambino su due ha una maglietta, un astuccio, un cappello con su disegnato il topastro. Il suo valore rimane immutato nel tempo, come abbiamo già detto, proprio perché in quasi cento anni non c’è mai stata una battuta d’arresto, neanche quando avevano interrotto la produzione durante la Seconda guerra mondiale e questo proprio perché Topolino continua a narrare nel suo stile i fatti, gli avvenimenti, i personaggi che caratterizzano questo millennio.
Domanda crudele e difficile, lo so: quali sono il vostro cartone animato e il vostro fumetto preferiti con protagonista Topolino?
Difficile scegliere. Il fumetto preferito da Dario è Topolino e l’unghia di Kalì, una storia che ha turbato le sue notti di bambino e in qualche modo gli ha lasciato un segno nell’inconscio. Tra i corti è più difficile scegliere, ma trova che I due cavalieri di Minni (The Barn Dance) del 1929 sia veramente geniale.
Il fumetto che Elena preferisce è Topolino e il surreale viaggio nel destino, perché l’idea di avere tra i personaggi della storia Dalì e Walt Disney è molto entusiasmante. Invece, tra i corti Qua la zampa è significativo ed evocativo ed è anche stato premiato con l’oscar.
Parlando di Topolino non possiamo non lasciarci andare al magico mondo della Fantasia. In quale delle avventure del “topo più famoso del mondo” vorreste partecipare? E perché?
Dario vorrebbe essere uno dei personaggi del corto Steamboat Willie per iniziare il lungo viaggio di Topolino nel mondo della fantasia insieme a lui e proseguirlo all’infinito senza sprecare nemmeno una goccia delle emozioni che si respirano nelle sue storie.
Elena in qualsiasi avventura a spasso nel tempo: farsi trasportare nelle epoche passate o future dalla macchina ideata dai professori Zapotec e Marlin del Museo delle scienze di Topolinia è quanto di più avvincente si possa vivere.
Secondo voi, qual è l’insegnamento più importante che Topolino ha donato e continua a donare in questa sua lunga e colorata vita?
Il Mickey Mouse del passato era scanzonato, giocherellone, divertente e rappresentava il sogno americano sul cambiamento, sul riscatto verso una vita migliore. Ora ha un carattere avventuroso, non si tira mai indietro davanti alle ingiustizie, però qualunque cosa accada, a sera torna sempre sulla sua poltrona accanto agli affetti più cari e questo è molto rassicurante.
Cosa direbbe Topolino di questa vostra interessante e dettagliata biografia?
Pensiamo possa piacergli, secondo noi ci si riconoscerebbe e rimarrebbe soddisfatto. Nel panorama letterario è la prima biografia sul topo più famoso del mondo che ripercorre la sua vita dalla nascita ai giorni nostri e pensiamo che lui possa dire “Era ora!”
Prima di salutare i lettori vi è una doverosa nota legata al personaggio di Paperino. È previsto un volume dedicato interamente alla sua storia? Quali sono i prossimi progetti editoriali e professionali?
Indiscutibilmente anche Paperino merita la sua biografia romanzata e chissà, possiamo solo dire che il materiale è già tanto anche su di lui. Al momento ci stiamo dedicando molto alla biblioterapia, che vent’anni fa abbiamo portato nelle scuole e stiamo raccogliendo dei frutti molto saporiti.
