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Letto per voi… “Understanding Gaia” di Gabriella Bernardi e Alberto Vecchiato

La Rubrica online “Piazza Navona” si apre all’editoria straniera parlandovi del saggio “Understanding Gaia. A Mission to Map the Galaxy” (Springer Praxis Books) scritto da Gabriella Bernardi e Alberto Vecchiato. Un viaggio alla scoperta del satellite Gaia e dell’importanza scientifica della sua missione.

Trama

Understanding Gaia. A Mission to Map the Galaxy è il primo libro dedicato alla missione Gaia dell’ESA ovvero dell’Agenzia Spaziale Europea. L’Autrice Gabriella Bernardi – laureata in fisica con un Master in divulgazione scientifica – in questo volume racconta con estrema semplicità e comprensibilità quali sono gli obiettivi e l’importanza di questa missione spiegandoci la nascita e l’evolversi di questo progetto astronomico, astrometrico e scientifico. Ma cos’è Gaia? Gaia – che riprende il lavoro svolto dalla precedente missione Hipparcos ovvero High Precision Parallax Collecting Satellite del 1989 – è il satellite lanciato nello spazio il 19 dicembre 2013 con lo scopo di compilare un catalogo di oltre un miliardo di stelle della nostra galassia registrandone la creazione, le posizioni, le distanze e i movimenti.

Gabriella Bernardi e Alberto Vecchiato, “Understanding Gaia. A Mission to Map the Galaxy”, Springer Praxis Books (2019)

Tale missione è di grande importanza dal punto di vista scientifico perché grazie ai dati raccolti sarà possibile studiare, approfondire e capire l’evoluzione, la vita dei corpi celesti e la velocità dei loro movimenti, la creazione e l’origine della Via Lattea e della materia oscura. Attraverso i dodici capitoli che compongono il saggio scientifico l’Autrice ci accompagna guidandoci (letteralmente) per mano alla scoperta del nostro universo spiegandoci, con un linguaggio semplice e appassionato, le basi della scienza astronomica, astrometrica e della loro indiscussa importanza nell’evoluzione e nello studio scientifico della materia. Un vero e proprio viaggio nello spazio, tra le stelle e i corpi celesti di grande interesse e di alto spessore.

Sul libro

Nel 2019 la tedesca Casa Editrice Springer Praxis Books fondata a Berlino nel 1842 da Julius Springer pubblica il saggio scientifico Understanding Gaia. A Mission to Map the Galaxy scritto a quattro mani dalla fisica Gabriella Bernardi e dall’astrofisico Alberto Vecchiato. Il libro, in realtà, è una sorta di approfondimento di un precedente volume che Gabriella Bernardi aveva già dedicato al lancio della missione Gaia.

Understanding Gaia è un interessantissimo saggio di divulgazione scientifica il cui maggior pregio è quello di offrire al lettore – soprattutto a quello lontano dal mondo astronomico e, appunto, scientifico – una spiegazione della missione Gaia, della sua creazione, del suo significato e della sua importanza attraverso un linguaggio semplice, chiaro, accessibile, fruibile senza perdere di precisione e di puntualità scientifica. Possiamo ben dire che Understanding Gaia è un vero e proprio regalo che i due Autori fanno ai lettori. Il volume, accompagnato e arricchito da esempi, dati, illustrazioni, aiuta questi ultimi a immergersi nella lettura del testo che diviene sempre più interessante suscitando non poca curiosità e desiderio di scoprire, di avvicinare sempre più quelle stelle e i corpi celesti di cui racconta con tanta passione e dovizia di particolari.

Springer

Il testo, così, ci racconta della missione Gaia partendo dalle basi dei principi scientifici che l’hanno mossa e portata a realizzazione nonché a compimento. I due studiosi prendendoci per mano ci spiegano con la semplicità di chi ha fatto suoi i principi del Premio Nobel per la Fisica Albert Einstein secondo cui

Se non riesci a spiegarlo a un bambino di sei anni, non lo hai capito neanche tu

e

La cosa importante è non smettere mai di domandare. La curiosità ha il suo motivo di esistere. Non si può fare altro che restare stupiti quando si contemplano i misteri dell’eternità, della vita, della struttura meravigliosa della realtà. È sufficiente se si cerca di comprendere soltanto un poco di questo mistero tutti i giorni. Non perdere mai una sacra curiosità.

In tal modo gli Autori si mettono al pari dei Lettori e sembrano scoprire assieme a loro i dati, i possibili risultati, le aspettative, i passi futuri della Scienza e le nuove speranza che si aprono al domani trasformando questo incontro con l’universo e la meraviglia dei corpi celesti che lo abitano quasi in un gioco ma nel senso più nobile del termine. Un gioco che ci dà la possibilità di crearci un interessante e valido bagaglio di conoscenza in ambito scientifico dandoci gli strumenti per comprendere ciò che altrimenti sarebbe assai difficile da avvicinare e capire. E non solo: regalandoci quanto di più prezioso la lettura e la scoperta offrono… una continua e sempre nuova curiosità.

Il satellite Gaia

Non perdete la lettura – anche se in lingua inglese (semplice anche per chi ne ha un livello di conoscenza base) di Understanding Gaia. Non perdete questo illuminante viaggio nell’universo alla scoperta delle nostre stelle… e dei lati più oscuri, misteriosi e nascosti dello spazio.

Incontro con l’Autore

Perché ha deciso di dedicare la sua vita alla scienza, in particolar modo all’astronomia?
Perché no? Probabilmente per curiosità o forse tutto è iniziato dalle chiacchierate con mio nonno durante le vacanze. Non ricordo bene. Quando ero molto giovane ho iniziato a comprare libri di astronomia e il soggetto mi ha catturata.

Gabriella Bernardi (Per gentile concessione di Gabriella Bernardi)

Lei ha lavorato presso l’Alenia Spazio Torino per la missione Rosetta. Cosa può dirci di questa esperienza professionale?
È stato emozionante far parte della squadra e assemblare, giorno per giorno, un oggetto che dopo anni avrebbe raggiunto una cometa. In un certo senso, ne ero gelosa. Allo stesso tempo, però, mi mancava la ricerca. Per esempio, in una biblioteca interna alla Alenia Space, avevo trovato un libro interessante sulle comete, così ho cercato di parlarne con un mio collega. In particolare, ero attratta dal fatto che probabilmente i nuclei cometari non sono compatti ma piuttosto dei frammenti. Purtroppo, però, in quanto ingegneri non erano interessati all’argomento. Eppure continuavano a ripetermi: “Fallo, non chiederti perché!”. Così, quando ho appreso che l’Università di Torino stava organizzando un Master in Comunicazione Scientifica, ho colto l’occasione e ho iniziato una nuova carriera nella divulgazione scientifica.

In che modo ha collaborato alla creazione del Planetario, Museo dell’Astronomia e dello Spazio di Pino Torinese?
Ero alla fine del mio Master e avevo scelto una tesi sulla realizzazione del Planetario e Museo dell’Astronomia e dello Spazio. Tra le altre cose, mi era stato chiesto di immaginare il layout del museo e sono stata orgogliosa che alcune idee siano state accettate e realizzate. Ad esempio, nella sala, il visitatore viene accolto da Ipazia di Alessandria, una filosofa dell’antichità che studiava il cielo. Poi ho scritto anche un libro su di lei e altri scienziati del passato.

Com’è nato il progetto editoriale di Understanding Gaia?
Dopo il Master ho lavorato per qualche tempo all’Osservatorio di Torino, su un progetto di recupero della conservazione di antiche lastre astronomiche osservazionali del secolo scorso. Qui c’è anche un grande gruppo che lavora da anni alla missione Gaia, un satellite che sta ora mappando la nostra galassia dallo spazio. Così, dopo diversi libri per bambini o di soggetto storico, era naturale scrivere dell’odierna ricerca astronomica.

Gabriella Bernardi (Per gentile concessione di Gabriella Bernardi)

Il satellite Gaia è stato lanciato nel 2013 e dovrebbe funzionare fino al 2022. Quanto sarà importante lo studio dei dati raccolti? In che modo potranno essere utile per esplorare la scienza dell’astronomia?
La missione Gaia fornirà una mappa completa e di alta precisione delle posizioni, distanze e movimenti delle stelle nella nostra galassia. Rivoluzionerà le nostre conoscenze sull’origine e l’evoluzione della Via Lattea, sugli effetti della misteriosa materia oscura e sulla nascita e l’evoluzione di stelle e pianeti extrasolari. Il prodotto finale sarà un catalogo stellare molto accurato, appena pronto per l’esplorazione spaziale.

Grazie al suo libro la scienza e l’astronomia sono molto più semplici da capire. Quali sono state le difficoltà di questa operazione?
Non esiste nessun manuale che può insegnare come scrivere un libro di scienza che sia facilmente comprensibile. Quando lavoravo come guida in un museo scientifico o come Cicerone nel planetario, ho ottenuto la disposizione della terra con le domande della gente e poi, come giornalista scientifico, ho letto parecchi libri come critico. Poi ho deciso che avrei potuto iniziare a scrivere anch’io, prima per i bambini e poi per un pubblico più vasto. Il mio consiglio personale, quando spiego qualcosa, è quello di evitare inutili complicazioni, ma mai banalizzare o usare scherzi. In entrambi i casi, il risultato è lo stesso: l’autore sarà odiato, perché le persone non sono stupide, lo sfondo è diverso e non è una conversazione tra pari.

Gabriella Bernardi (Per gentile concessione di Gabriella Bernardi)

In che modo è importante divulgare la scienza e l’astronomia per i giovani lettori e le nuove generazioni?
È fondamentale, non solo per l’astronomia. I bambini sono curiosi e senza una formazione scientifica, quindi devi trovare modi originali per trasmettere il messaggio. Per esempio, con un pubblico di bambini molto piccoli, ho giocato con loro, e ho usato un gioco per attivare la loro attenzione.

Quali sono i suoi prossimi progetti editoriali e professionali?
In realtà, nell’emergenza Covid-19 non posso fisicamente trasferirmi per una conferenza o visitare il centro di ricerca scientifica, quindi continuo il mio lavoro di giornalista e sto lavorando a nuovi libri. Nel mio tempo libero ho anche cercato di produrre un pilot di un notiziario astronomico su YouTube. Restate sintonizzati sul mio blog astrocometal!

 

 

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