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Letto per voi… “Una storia straordinaria” di Diego Galdino

La Rubrica online “Piazza Navona” inizia questa nuova settimana parlandovi del romance di Diego Galdino “Una storia straordinaria” (Leggereditore). Luca e il Silvia, giovani e appassionati di cinema si inseguono e si incontrano senza conoscersi. Fin quando il Destino… E non perdete l'”Incontro con l’Autore”!

La trama

Diego Galdino, “Una storia straordinaria” (Leggereditore, 2020)

Roma. Luca e Silvia sono due ragazzi che, sin prima di conoscersi, sono assai più vicini di quanto si possa pensare. Lavorano nello stesso stabile: lui presso gli uffici della sede italiana della Universal Pictures International, lei nella redazione della rivista Best Ciak. Senza saperlo si incontrano, si sfiorano, si guardano, si incrociano in un inconsapevole percorso sensoriale che unito al Destino li farà incontrare “sul serio”. Trascorrono due anni. Luca perde la vista e Silvia viene aggredita nel parcheggio del palazzo dove lavora. Saranno questi due traumi a unire le loro vite e a metterli l’uno di fronte all’altra. Anzi, l’uno accanto all’altra, al cinema: la loro più grande passione. Da qui i due ragazzi smettono di sfiorarsi per aprire le loro vite accogliendosi vicendevolmente. Luca e Silvia si scoprono e si conoscono giorno dopo giorno, inconsapevoli della trama che il destino ha intessuto per loro e di tutto quel tempo che hanno trascorso così vicini senza conoscersi. Scoppia l’amore. Quello unico, assoluto. Quello fatto di gesti, consapevolezza, arrendevolezza, voglia di mordere la vita e di riconquistare tutto quanto gli è stato ingiustamente. Un amore che supera ogni ostacolo, ogni limite, che si guarda con lo sguardo del cuore perché, come Antoine de Saint-Exupéry nel suo celeberrimo Piccolo principe,L’essenziale è invisibile agli occhi”. Ma lo stesso destino – o il fato – che ha fatto (ri)trovare due anime così sensibili e uniche riuscirà a tenerle unite, a non farle perdere nella paura di non essere abbastanza?

Sul libro

Lo scorso febbraio 2020 la Casa Editrice Leggereditore ha pubblicato l’ultimo romance di Diego Galdino (considerato il Nicholas Sparks italiano) dal titolo Una storia straordinaria.

Leggereditore

Il romanzo rosa di Diego Galdino è il libro perfetto per festeggiare e onorare il mese e la prossima festa degli innamorati. Una storia straordinaria è il racconto della storia d’amore, ambientata a Roma (dove l’Autore vive e lavora nel suo bar), di due giovani amanti e innamorati della vita e appassionati di cinema (proprio come lo stesso Galdino) tanto da farne il proprio lavoro e da inserire in qualsiasi conversazione o pensiero riferimenti o battute di film (da Serendipity a Twilight, da Kate & Leopold a Forrest Gump).

La vicenda dei protagonisti scorre proprio come il Lettore immagina e, in tal senso, non viene deluso. Diego Galdino, infatti, “armato” della sua dolcezza scrive con sicurezza parole di miele avendo il controllo totale della situazione sia con i suoi personaggi sia con il Lettore. E arriva al suo obiettivo nella più totale semplicità. Infatti, la costruzione dei personaggi, delle situazioni, degli eventi sono tutti molto lineari – se non prevedibili – permettendo ai Lettori amanti di questo genere narrativo di sognare e di immaginare il grande amore con tanto di colonna sonora (Kiss the Rain di Yiruma) e filmografia.

Diego Galdino, “Una storia straordinaria” (Leggereditore, 2020)

Luca e Silvia sono personaggi dalla struttura molto semplice nonostante i traumi che hanno subìto e che, pagina dopo pagina, si impegnano a superare per raggiungere il proprio equilibrio e la propria serenità. Molto probabilmente l’Autore ha preferito non scandagliare a fondo gli animi dei due ragazzi per lasciare ampio spazio, proprio come il romance vuole, ai buoni sentimenti, alle emozioni, all’idea(le) della favola e del “vissero felici e contenti” anche un tantino scontato. Una storia straordinaria, infatti, è la narrazione del sentimento per eccellenza: l’amore, che, superando ogni realtà – vera o presunta –, (“fuori dall’ordinario”; appunto) si compie. E basta. Senza troppe domande o grovigli interiori. Senza porsi troppe problematiche. Senza fare troppi ragionamenti. Semplicemente è.

Però, se il piano narrativo risulta così estremamente semplice ciò che colpisce favorevolmente è la sua impostazione. L’Autore, infatti, organizza la storia di Una storia straordinaria come fosse un cerchio che si apre e si chiude. La vicenda, infatti, si apre con una sorta di pagina di diario datata “Burgas, 13 giugno 2020” che viene poi ripresa, a questo si aggiunge la creazione dei percorsi sensoriali di un “prima” e “dopo” e, infine, i racconti delle medesime situazioni dai punti di vista dei due protagonisti creando – tanto per usare il linguaggio cinematografico – una sorta di montaggio alternato. E chissà che, come accaduto per il primo romanzo di Galdino considerato “un caso letterario” dal titolo Il primo caffè del mattino (Mondadori, 2013), non si lavorerà per vedere la storia di Luca e Silvia sul grande schermo. Noi ovviamente glielo auguriamo!

Diego Galdino, “Una storia straordinaria” (Leggereditore, 2020)

Certo è che Diego Galdino nel suo genere sa raccontare i sentimenti nella loro più pura semplicità mescolando nel suo stile alcuni tratti stilistici e narrativi del già citato Nicholas Sparks ma anche di Inga Lindström (pseudonimo di Christiane Sadlo) e Rosamunde Pilcher.

Gli amanti del genere romance, i sognatori, e tutti gli innamorati dell’amore resteranno conquistati da Una storia straordinaria e dal suo racconto d’amore che, nella sua estrema semplicità e leggerezza narrativa, sfiora la favola e sfida il Fato.

Incontro con l’Autore

Come ha scoperto la sua passione per la scrittura?

Lo scrittore Diego Galdino (Per gentile concessione di Diego Galdino)

Ho iniziato a scrivere molto tardi, ma poi non ho più smesso. Per me la prima storia che ho scritto resta indimenticabile perché è nata in un modo particolare e per merito di una ragazza a cui sono stato molto legato… Un bel giorno mi mise in mano un libro e mi disse: «Tieni, questo è il mio romanzo preferito, lo so, forse è un genere che piace più alle donne, ma sono certa che lo apprezzerai, conoscendo il tuo animo sensibile». Il titolo del romanzo era Ritorno a casa di Rosamunde Pilcher, e la ragazza aveva pienamente ragione: quel libro mi conquistò a tal punto che nelle settimane a seguire lessi l’opera omnia dell’autrice. Il mio preferito era I cercatori di conchiglie. Scoprii che il sogno più grande di questa ragazza di cui ero perdutamente innamorato era quello di vedere di persona i posti meravigliosi in cui la Pilcher ambientava le sue storie, ma questo non era possibile perché un grave problema fisico le impediva gli spostamenti lunghi. Così, senza pensarci due volte, le proposi: «Andrò io per te, e i miei occhi saranno i tuoi. Farò un sacco di foto e poi te le farò vedere». Qualche giorno più tardi partii alla volta di Londra, con la benedizione della famiglia e la promessa di una camicia di forza al mio ritorno.

Diego Galdino, “Una storia straordinaria” (Leggereditore, 2020)

Fu il viaggio più folle della mia vita e ancora oggi, quando ci ripenso, stento a credere di averlo fatto davvero. Due ore di aereo, sei ore di treno attraverso la Cornovaglia, un’ora di corriera per raggiungere Penzance, una delle ultime cittadine d’Inghilterra, e le mitiche scogliere di Land’s End. Decine di foto al mare, al cielo, alle verdi scogliere, al muschio sulle rocce, al vento, al tramonto, per poi all’alba del giorno dopo riprendere il treno e fare il viaggio a ritroso insieme ai pendolari di tutti i santi d’Inghilterra che andavano a lavorare a Londra. Un giorno soltanto, ma uno di quei giorni che ti cambiano la vita. Tornato a Roma, lasciai come promesso i miei occhi, i miei ricordi, le mie emozioni a quella ragazza e forse le avrei lasciato anche il mio cuore, se lei non si fosse trasferita con la famiglia in un’altra città a causa dei suoi problemi di salute.

Non c’incontrammo mai più, ma era lei che mi aveva ispirato quel viaggio e in fin dei conti tutto ciò che letterariamente mi è successo in seguito si può ricondurre alla scintilla che lei aveva acceso in me, la voglia di scrivere una storia d’amore che a differenza della nostra finisse bene e poi non ho più smesso fino ad arrivare a Il primo caffè del mattino… 

Diego Galdino, “Il primo caffè del mattino” (Sperling & Kupfer, 2014)

Come è nato il progetto editoriale di Una storia straordinaria?

Qualche anno fa mi trovavo al Giardino degli aranci sull’Aventino insieme alle mie figlie. Stavo tranquillamente seduto su una panchina osservandole mentre si facevano dei selfie con alle spalle un panorama unico, Roma in tutta la sua bellezza. Sembrava la scena più bella di un film. Così ho pensato a cosa avrei fatto se mi fosse stata tolta improvvisamente la possibilità di guardare le persone che amo, Roma e i film. Ho chiuso gli occhi, quando li ho riaperti è iniziata Una storia straordinaria.

All’interno della vicenda e nei personaggi quanto e cosa c’è di suo, della sua vita, della sua persona?

I personaggi di Una storia straordinaria sono i miei avatar delle proiezioni di me stesso, rappresentano io mio lato romantico. Non nascono, bussano alla porta del mio cuore ed io li lascio entrare. 

In Una storia straordinaria ampio e vasto è il riferimento al mondo del cinema e tantissime sono le citazioni. Da dove viene questa scelta e questa idea?

Diego Galdino, “Una storia straordinaria” (Leggereditore, 2020)

È in essere un progetto molto serio riguardante la trasposizione cinematografica da parte di uno dei produttori cinematografici e televisivi europei più importanti del mio primo romanzo Il primo caffè del mattino. Io credo che molto possa dipendere dal successo che riscuoterà questo film, se esso andrà bene come ci auguriamo tutti, magari il produttore potrebbe prendere in considerazione anche altri miei romanzi, tra cui Una storia straordinaria, che come tutte le mie storie è nata per diventare un film… Nella mia testa.

L’impostazione e la struttura narrativa di Una vita straordinaria ricorda molto quella di una sceneggiatura e di un film con raccordi, montaggio alternato… Pensa che questa storia potrà svilupparsi e prendere vita anche sul grande schermo?

Come ho già detto ho iniziato a scrivere per amore di una donna, quindi credo che sia stato il genere romantico a scegliere me e non viceversa. Di sicuro la cosa che mi piace di più del mio scrivere è vedere le persone amare le mie storie.

Diego Galdino, “Una storia straordinaria” (Leggereditore, 2020)

Qual è la storia d’amore che avrebbe voluto scrivere e quella che vorrebbe creare?

La storia che avrei voluto scrivere in realtà è il soggetto di un film. Invidio da morire chi ha creato la storia del film La casa sul lago del tempo (regia di Alejandro Agresti, 2006 n.d.A) . In particolare la scena in cui il protagonista pianta un albero davanti la futura casa della protagonista. La storia che vorrei creare è una storia in cui un autore di romanzi d’amore si ritrova nel suo romanzo di maggior successo e s’innamora della protagonista, ma sa che se il protagonista della storia originale non finirà insieme alla protagonista il suo romanzo non avrà il successo che l’ha reso uno scrittore famoso. 

In Italia viene paragonato a Nicholas Sparks mentre all’estero i suoi romanzi, ormai best seller, sono tradotti sia in Europa sia in Sudamerica. Come vive tutto questo? E quale differenze riscontra tra i suoi lettori italiani e stranieri?

I libri dello scrittore Diego Galdino nelle edizioni italiane e straniere

Vivo il tutto con grande umiltà, consapevole che la realtà è ben diversa e che, malgrado il mio successo internazionale, Nicholas Sparks rispetto a me è di un’altra categoria. La differenza tra i lettori stranieri e quelli italiani potrebbe essere quella di non affidarsi ai social per scegliere un autore da leggere. Quando all’estero hai successo ce l’hai esclusivamente come scrittore, per meriti letterari. Non credo sia un caso che tanti fenomeni letterari italiani nati dai social all’estero non siano molto conosciuti, né pubblicati con successo. 

In questo particolare momento storico in cui ogni contatto è considerato un pericolo: una carezza, un abbraccio, una stretta di mano… Quanto è importante la lettura di libri che traboccano di sentimenti e contatti come Una storia straordinaria?

I libri sono tutti fondamentali per la vita di un essere umano a prescindere da Una storia straordinaria e dal periodo storico. Come dico sempre io credo che leggere, dopo fare l’amore, sia la cosa più bella che possa fare un essere umano.

I libri dello scrittore Diego Galdino nelle edizioni italiane e straniere

Quali sono i suoi prossimi impegni editoriali e professionali?

Al momento sto scrivendo un nuovo romanzo, aspettando l’uscita de L’ultimo caffè della sera in tutti i paesi di lingua spagnola e l’inizio delle riprese del film tratto dal mio primo romanzo.

 

 

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