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Letto per voi… “L’avventura di Simone” di Fabio La Malfa e Andrea Di Noi

La Rubrica online “Piazza Navona” oggi vi racconta del libro “L’avventura di Simone” di Fabio La Malfa e Andrea Di Noi (Luni Editrice). La vera storia, tra racconto e graphic novel, di Simone Manfredini: il primo Maestro di judo affetto dalla sindrome di Down. E non perdete l'”Incontro con l’Autore”!

La trama

Fabio La Malfa e Andrea Di Noi, “L’avventura di Simone” (Luni Editrice)

L’avventura di Simone scritto da Fabio La Malfa e illustrato da Andrea Di Noi è una storia vera. Tra racconto e gaphic novel. È la storia di Simone Manfredini, un ragazzo affetto dalla sindrome di Down che a dodici anni si innamora perdutamente del judo e ha un obiettivo preciso da raggiungere: diventare cintura nera. Oggi Simone ha trent’anni. Ha realizzato il suo sogno e l’ha superato diventando il primo insegnante nella storia del Judo con la sindrome di Down riconosciuto dalla Fijlkam (Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali). Ed è proprio questa storia che racconta Fabio La Malfa. Una storia possibile, concreta, vera. È la dimostrazione di quanto lo sport sia sinonimo di inclusione, di determinazione, di autonomia e di (auto)realizzazione. Perché, come ha affermato il noto architetto statunitense Frank Llyod WrightSi realizzano sempre le cose in cui credi realmente; e il credere in una cosa la rende possibile.

Sul libro

Luni Editrice

Nel 2020 il Maestro di judo Fabio La Malfa e l’illustratore Andrea Di Noi pubblicano il libro L’avventura di Simone con la Luni Editrice (il cui catalogo dedica ampio spazio alle Arti Marziali) e il sostegno della Fijlkam – Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali.

Si tratta di un libro a metà strada tra il racconto “tradizionale” e il graphic novel. Per grandi e per piccini. Per tutte le età. Poiché non è mai troppo tardi o troppo presto per capire, apprendere e imparare l’importanza dello sport soprattutto quando questo viene declinato a temi assai importanti come quelli dell’inclusione e del superamento di ogni barriera e limite. Non importa di quale natura essi siano.

Fijlkam – Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali

L’avventura di Simone ne offre una meravigliosa dimostrazione. Sì perché, Simone, affetto dalla sindrome di Down, grazie al supporto, all’aiuto, al sostegno, all’incoraggiamento della sua famiglia, dei suoi Maestri di judo Fabio La Malfa e Alessandro Possagno, del suo gruppo di atleti e della Federazione oggi ha raggiunto i suoi obiettivi: ottenere la cintura nera e divenire egli stesso insegnante di questa disciplina sportiva. Ed è il primo della storia italiana del Judo ad aver ottenuto questo splendido risultato. Ciò sta a far intendere che avere una disabilità non significa dover rinunciare a una possibilità e alla realizzazione dei propri sogni. Simone ce l’ha fatta. Perché determinato, deciso, volenteroso, desideroso, affamato del proprio desiderio. E perché fortemente sostenuto sia dalla squadra “familiare” sia di quella “sportiva”.

Fabio La Malfa e Andrea Di Noi, “L’avventura di Simone” (Luni Editrice)

Di tutto questo racconta Fabio La Malfa nel suo libro L’avventura di Simone che nella sua impostazione grafica già come si vede dalla copertina realizzata da Andrea Di Noi strizza l’occhio all’Oriente, al Giappone lì dove è nato il judo. Ma non solo. Il volume, infatti, è arricchito e impreziosito di interventi che precedono e introducono il racconto. Tra questi vi sono, ad esempio, la prefazione di Matteo Luterani (Direttore della Luni Editrice) e i contributi della Dottoressa Claudia Condoluci (Pediatra – Responsabile riabilitazione pediatrica e delle disabilità dello sviluppo IRCSS San Raffaele Pisana – Roma) del Dottor Domenico Falcone (Presidente Fijlkam), di Stefano Menghini (Presidente AIPD, Associazione Italiana Persona Down – Roma).

Il Maestro di judo Simone Manfredini (Ph. Daniele La Malfa – Per gentile concessione di Fabio La Malfa)

Tutte queste voci unite in un unico e forte grido che possa arrivare alle orecchie più distanti e difficili all’ascolto: il pregiudizio e la disabilità (compresa quella  emotiva) sono inutili limiti che ci poniamo autonomamente e sono quelli più difficile da superare. Per tutto il resto, niente è impossibile. Disse Ayrton Senna: Non esiste una curva dove non si possa sorpassare.

Interno di “L’avventura di Simone” (Luni Editrice) di Fabio La Malfa e Andrea Di Noi

Immagini, disegni e parole creano un tessuto armonico in cui si racconta l’avventura del nostro protagonista nonché le sua fragilità, il suo carattere, i suoi desideri, i suoi prossimi obiettivi, le sue abilità, i suoi affetti, i suoi sentimenti. Tutto ciò attraverso un volume curato nei minimi dettagli, dal testo all’impaginazione passando per la scelta – più che azzeccata – di un font in stampatello e di una giusta grandezza che permette una lettura agile a tutte le età e, allo stesso tempo e non tradisce l’atmosfera da manga.

Fabio La Malfa con questo suo lavoro vuole sottolineare, così come scrive anche nel libro, quanto lo sport sia di importantissimo aiuto e, in particolare, come il judo può diventare parte dell’autonomia di un ragazzo Down. E Simone deve rappresentare “solo” il primo passo verso questa inclusione e il vero abbattimento di ogni pregiudizio.

Il progetto con la Scuola

Scarica il PROGETTO L AVVENTURA DI SIMONE

Fabio La Malfa e Andrea Di Noi, “L’avventura di Simone” (Luni Editrice)

Per far sì che quanto abbiamo detto accada (e ci speriamo nel più breve tempo possibile), per continuare a diffondere il concetto di sport inteso come “autonomia”, “crescita”, “rispetto”, “educazione” e “formazione del proprio sé” Fabio La Malfa desidera rivolgersi in particolar modo alle menti fresche, quelle capaci di assorbire insegnamenti, esempi, comportamenti, atteggiamenti… insomma: ai ragazzi di oggi, agli adulti di domani. Non importa se atleti o meno ciò che conta è far allenare le loro menti all’educazione al rispetto, all’inclusione, all’assenza totale del pregiudizio. Uniti in un’unica battaglia a favore dell’uguaglianza sociale. E, quindi, anche sportiva.

Simone Manfredini ottiene la cintura nera (Ph. Daniele La Malfa – Per gentile concessione di Fabio La Malfa)

Come sappiamo in questo periodo le restrizioni dovute all’attuale emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 non facilitano gli incontri ma Fabio La Malfa non si ferma facendo tutto il possibile per portare L’avventura di Simone nelle scuole, a contatto con i ragazzi e con i giovani lettori. In tal modo l’Autore, proponendo anche letture e laboratori, contribuisce – in stretta collaborazione con gli insegnanti – a formare l’autonomia intellettuale e culturale dei giovani studenti nonché la loro educazione emotiva al rispetto, all’abbattimento di ogni ostacolo e di ogni pregiudizio.

I disabili non esistono: chiunque ha delle abilità, così come delle difficoltà. Siamo noi a determinare se ci saranno altri disabili in futuro o se, a partire da oggi, chiunque potrà scegliere il futuro che sogna.

Iacopo Melio

Incontro con l’Autore

Il Maestro di Judo Fabio La Malfa (Ph. Daniele La Malfa – Per gentile concessione di Fabio La Malfa)

Come è avvenuto il suo primo “incontro” con il judo?

Ho iniziato judo forse perché a calcio ero troppo scarso…ahahah… e guardando alcuni ragazzi con il judogi (vestito di judo) mi sembravano dei super eroi e cosi mi sono affacciato alla mia prima palestra dove ora , da 21 anni insegno io e il mio amico e collega Alessandro Possagno.

Qual è stato il suo percorso che ti ha portato ad essere Maestro di questa disciplina sportiva?

I Maestri di Judo Fabio La Malfa e Alessandro Passagno (Ph. Daniele La Malfa – Per gentile concessione di Fabio La Malfa)

Da piccolo la più grande ambizione era fare le Olimpiadi ma l’ammirazione per il mio maestro Silvio Forin mi dava come obiettivo anche quello dell’insegnamento, siamo partiti con tre bambini e dopo pochi anni avevamo circa 100 ragazzi che praticavano e praticano judo con noi, un’avventura bellissima.

Come è nato il progetto editoriale di L’avventura di Simone?

La storia di Simone, il primo ragazzo con sindrome di Down a diventare insegnante della Federazione in Italia andava raccontata doveva essere da stimolo per altri ragazzi e famiglie che a volte si impongono limiti che invece sono superabili, e anche per sensibilizzare le nuove generazioni all’inclusione perché pensiamo fortemente che lo sport sia un diritto di tutti.

Simone Manfredini insegna judo ai suoi allievi (Ph. Ilaria Ricci – Per gentile concessione di Fabio La Malfa)

L’avventura di Simone ha una struttura tra fumetto e racconto impreziosita dalle illustrazioni di Andrea Di Noi. Qual è stata la parte più difficile della lavorazione con il testo?

Il testo è nato dalle esperienze vissute sul tatami e fori con Simone da quasi vent’anni e anche dal dialogo costante con la sua bellissima famiglia, è stato tutto molto naturale.

Alla base di L’avventura di Simone vi è il concetto di inclusione. Lo sport – nel caso specifico il judo – quanto e come può essere utile in tal senso?

Il Maestro di judo Simone Manfredini (Ph. Daniele La Malfa – Per gentile concessione di Fabio La Malfa)

L’esperienza ci dice che può essere un tassello molto importante dell’autonomia e dell’inclusione sociale, ovviamente il mosaico è formato di tanti tasselli e solo se si crea una rete con famiglia, scuola , lavoro si riescono ad ottenere risultati stupefacenti come in questo caso.

Quali sono le riflessioni e gli insegnamenti che il judo dona ai suoi allievi da seguire sia dentro sia fuori il tatami?

Le massime del judo sono “crescere e migliorarsi insieme” e “utilizzare al meglio le nostre energie” credo che in queste poche parole sia racchiusa tutta la bellezza del Judo

(Ph. Daniele La Malfa – Per gentile concessione di Fabio La Malfa)

Dal libro emerge quanto sia stata fondamentale – e sia – per Simone anche la sua famiglia. Dal punto di vista “sportivo” e di Maestro di judo quanto è utile avere anche il consenso e il supporto del genitore?

Il consenso e l’affidarsi al Maestro è la base, soprattutto se il ragazzo ha delle difficoltà perché spesso si tende a proteggerlo troppo, in questo caso , come si legge dal libro già da piccolino Simone faceva vacanze di una settimana con tutti i suoi amici di Judo in perfetta autonomia grazie alla grande apertura mentale dei suoi genitori.

Lo sport non ha età (Ph. Daniele La Malfa – Per gentile concessione di Fabio La Malfa)

Da insegnante e da uomo: quali sono gli insegnamenti ricevuti da Simone?

Il primo è che spesso ci poniamo dei limiti che non esistono e questi si affrontano con la consapevolezza dei propri. 

Simone è il primo Maestro di judo in Italia con sindrome di Down. Ricorda l’emozione condivisa e vissuta nella giornata del superamento dell’esame?

Fu una grandissima emozione ma la prima cosa che feci parlai con la commissione prima e gli chiesi di fargli un esame molto accurato Simone era molto preparato e volevo che lo dimostrasse a tutti, a Lui per primo. E fu così.

Allievi attorno al tatami (Ph. Daniele La Malfa – Per gentile concessione di Fabio La Malfa)

Simone ha aperto una breccia nel mondo dello sport italiano (e non solo). Cosa si può fare per favorire e incentivare ancor di più l’inclusione e il coinvolgimento di ragazzi con sindrome di Down o affetti da disabilità seppur dotati di talento e volontà?

Si dovrebbe puntare soprattutto sulla formazione, solo avendo insegnanti preparati, non solo tecnicamente, ma anche con una formazione che studi didattica e pedagogia possiamo rivoluzionare il mondo dello sport e non solo.

Il Maestro di judo Simone Manfredini (Ph. Daniele La Malfa – Per gentile concessione di Fabio La Malfa)

La Federazione Fijlkam in che modo ha aiutato e sostenuto il progetto editoriale e il lavoro di e con Simone?

Il Presidente Domenico Falcone ha fatto una bellissima introduzione e si è appassionato alla storia di Simone la speranza e di coinvolgere altre istituzioni e qualche privato che creda nei nostri progetti e ci aiuti  a diffonderli, l’aiuto più grande che ci potrebbe dare la Federazione è quello di formare i nuovi tecnici e aggiornare quelli già qualificati a una cultura dell’inclusione, dando agli insegnanti gli strumenti per far si che lo sport sia un diritto di tutti.

L’avventura di Simone sta iniziando con successo anche il suo percorso nelle scuole: può dirci di più di questo progetto?

Fabio La Malfa intervistato dal Tg1 (Ph. Daniele La Malfa – Per gentile concessione di Fabio La Malfa)

Il progetto nato con la collaborazione di professionisti del San Raffaele alla Pisana, dell’Università IUSM e del mondo dello sport Olimpico e Paralimpico sta entrando finalmente nelle scuole perché è li che si formano le nuove generazioni

Quali altri sorprese ha in serbo Simone? E quali sono i prossimi impegni che vi attendono con L’avventura di Simone?

Simone è sempre pieno di sorprese e di nuovi obiettivi i prossimi impegni, covid permettendo, saranno gli incontri con i ragazzi delle scuole che hanno letto  e si sono emozionati grazie alla sua bellissima storia. L’Avventura continua…

L’intervista per RaiNews24

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