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I vincitori del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” 2019: “a.C” di Franco Ambrosio

La Rubrica online “Piazza Navona” continua a presentarvi gli Autori e le opere finaliste del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” Edizione 2019: Franco Ambrosio e il suo romanzo “a.C.” (Il Faggio Edizioni, 2019). E non perdete il consueto “Incontro con l’Autore” (ed Editore)! Buona lettura!

La trama

Franco Ambrosio, “a.C.” (Il Faggio Edizioni, 2019)

a.C. tra pittura e racconto narra di Andrea che è ben deciso a velocizzare e anticipare quanto prima la sua operazione al menisco e a perfezionare il suo aramaico (scritto e parlato). C’è un importante appuntamento ad attenderlo. Un appuntamento con il Tempo. L’uomo si reca in un appartamento portando con sé l’occorrente per la notte. Qui ad attenderlo c’è un signore sulla settantina che si sta occupando di organizzare questo viaggio nel tempo. Tutto ciò che Andrea deve fare è rilassarsi, indossare il pigiama e sorseggiare una tisana bollente che gli concili il sonno e la tranquillità che stentano ad arrivare. Ed è da questo momento che il suo viaggio comincia. Alla ricerca di Colui il cui nome è benedetto e che ha tramutato l’acqua in vino, ha guarito i lebbrosi, ha liberato il corpo dal demonio e ha riempito le reti dei pescatori… Di quali incontri e di quali (dis)avventure Andrea sarà protagonista? Riuscirà a incontrare Gesù di Nazareth?

Sul libro

Franco Ambrosio, nel 2019, pubblica per la sua Casa Editrice Il Faggio nella Collana “Sabbie” il suo romanzo in formato E-book dal titolo a.C.

Un estratto di “a.C.” di Franco Ambrosio (Il Faggio Edizioni, 2019)

Si tratta di un racconto e di un’edizione assai particolari sia per il tema sia per la sua narrazione in cui la parola e l’immagine si completano vicendevolmente creando una perfetta ed equilibrata armonia. In a.C., infatti, l’Autore inserisce diciotto dipinti del pittore kazako Hamid Savkuev che vanno a illustrare, a raccontare quanto Franco Ambrosio scrive nelle sue pagine. In tal modo, non solo “scrittura” e “pittura” divengono l’una il prolungamento dell’altra ma assumono anche un’identità ben distinta, autonoma e altrettanto funzionale. Ciò significa che a.C. vanta una duplice lettura: oltre a quella tradizionale vi è anche quella visiva, più diretta, d’impatto e, forse, più emotiva. Il punto di forza del romanzo di Ambrosio risiede proprio nel fatto che una “modalità” non escluda l’altra e che, insieme, non possono far altro che arricchirsi e arricchire l’esperienza del Lettore. A tutto questo si deve aggiungere lo stile agile, lineare, semplice scelto e adottato dall’Autore catapultando lo stesso Lettore in un Tempo senza Tempo, alla ricerca di Colui che tanti invocano e pregano.

Il Faggio Edizioni

Per far questo Ambrosio ha utilizzato un tipo di linguaggio che ben si adattasse alla “circostanza” e per notarlo basta leggere i primi e gli ultimi paragrafi ambientati in un presente non precisato. E come non è precisato questo “presente” non sono ben definiti nemmeno i suoi protagonisti: Andrea in primis che vaga in questo spazio temporale come una stella nello spazio. Essi, infatti, non sono descritti nei loro caratteri fisici, somatici, personali, caratteriali… L’Autore probabilmente ha scelto questa strada per dare al Lettore maggior respiro e maggior autonomia. E le pitture dell’artista kazako, al contrario di quello che si potrebbe pensare, non influenzano la lettura e la costruzione fantastica di chi legge. Anzi, ben la accompagna rendendola ancor più reale e concreta.

La Collana “Sabbie” de Il Faggio Edizioni

a.C., così, diviene un romanzo dalle molteplici sfaccettature: più lo si rilegge e lo si riosserva più il Lettore troverà e scoprirà interessanti spunti di riflessione non solo sul piano religioso e cristiano ma anche su quello più “semplicemente” umano che va al di là di ogni pensiero e Credo ecclesiastico.

Incontro con l’Autore

Quando è iniziato il suo interesse per la scrittura e l’editoria?

Ho iniziato a scrivere quando ero ragazzo, attorno ai diciotto anni, spinto dall’abitudine a fantasticare di cui mi sono innamorato davvero quando ho intuito quel che poteva diventare organizzandola e dandole un significato. La passione per l’editoria, in quanto costruzione del libro, è venuta di conseguenza.

Lo scrittore ed Editore Franco Ambrosio

Quali sono gli Autori che più hanno influenzato e formato il suo essere scrittore?

In verità non c’è mai stato uno scrittore o più di uno a cui a cui mi sono ispirato nello scrivere. Certamente mi sono sentito vicino fin dall’inizio a certa letteratura fantastica, non tutta la letteratura fantastica, soprattutto a quella in possesso di una sua “autorità” – penso a Buzzati come primo esempio. Temi e stile invece li considero del tutto miei.

Come è nato il progetto editoriale di a.C.?

a.C. nasce da una riflessione assolutamente personale, intima e, per quanto possibile, staccata dal pregiudizio, sul significato del messaggio cristiano. Volevo fortemente esprimere in un racconto il senso di questo messaggio così come lo credo e ho immaginato la storia di un uomo, Andrea, che approfittando della possibilità di viaggiare nel tempo vuole, come moltissimi vorrebbero, incontrare Gesù. Il cammino che lo attende però, contro le sue aspettative e la sua consapevolezza, lo porterà a percorrere una strada che si rivelerà del tutto diversa e faticosa.

Lo scrittore ed Editore Franco Ambrosio

Nel suo libro c’è un bellissimo incontro tra pittura e scrittura: l’una completa e arricchisce l’altra. Come è riuscito a realizzare questa complessa e interessante scelta stilistica?

Professionalmente sono cresciuto nell’editoria d’arte e dunque con la realizzazione di libri illustrati. È stato quindi naturale per me proseguire in questa direzione e riunire la passione letteraria con il piacere dell’immagine artistica, sul solco di una tradizione ben tracciata. Di mio ho aggiunto l’indipendenza tra testo e immagine che non sono mai fatti l’una per l’altro come di solito avveniva, ma hanno un’identità propria e autonoma. Dall’incontro di queste identità, dalla loro autonomia, spesso prende origine qualcosa di ulteriore e di non esplicito che si aggiunge a entrambe e regala al lettore una dimensione in più.

Perché ha scelto proprio le pitture dell’artista Kazako Hamid Savkuev per accompagnare la sua scrittura?

Nella ricerca di immagini da accostare ad a.C. sono stato particolarmente fortunato perché le opere di Hamid Savkuev oltre a esprimere una forma del tutto personale di spiritualità e ad essere realizzate in uno stile che sento molto vicino, propongono un buon numero di situazioni incredibilmente – e non uso questo termine a caso – simili a molti passi del testo. Riuscire a contattarlo per ottenere il suo nulla osta alla pubblicazione è stato invece molto più difficoltoso, in quanto in internet non si trovano suoi recapiti e non c’è una lingua comune con cui comunicare. Per fortuna, la moglie di un caro amico è moscovita…

Il pittore kazako Hamid Savkuev

Oltre ad essere scrittore gestisce la Casa Editrice Il Faggio. A quale ruolo sente di appartenere di più? E perché?

Considero la scrittura, così come io la vivo, molto più di una scelta e le maggiori soddisfazioni che riesce a dare indipendenti dal suo riconoscimento, mentre il lavoro editoriale si identifica meglio come “mestiere” anche se indubbiamente meno faticoso e con aspetti senz’altro divertenti. Senza voler usare frasi troppo risonanti direi quindi che in qualche misura il lavoro mi appartiene mentre io mi sento parte dello scrivere.

La Casa Editrice Il Faggio ha oltre vent’anni di esperienza e di libri. Quale vuole essere la sua mission e a quali lettori e scrittori si rivolge?

Il Faggio è una piccola realtà editoriale che ha però un’identità molto precisa e un pubblico di lettori ben delineato. L’intenzione che oggi ci spinge maggiormente è, come detto a presentazione delle nostre collane, “di promuovere quel patrimonio di espressioni letterarie che, nel mare magnum della creazione popolare, possiede una dignità distinta”. Esistono cioè numerosissime voci inedite che hanno reale qualità e, per motivi diversi, rimangono inascoltate. Il nostro sforzo è quello di dar loro volume, far sì che non si perdano.

Hamid Savkuev, “Angelo”

La Casa Editrice Il Faggio pubblica libri sia in formato cartaceo sia in quello digitale (E-book). Ciò comporta delle differenze nella lavorazione, nel pubblico e nella diffusione del prodotto editoriale? Quali?

Considerando il libro illustrato, la sua preparazione sia che si tratti di un volume tradizionale sia che si tratti di un E-book avviene secondo modalità identiche per buona parte del percorso, aggiungendo ovviamente nel primo caso la fase di stampa. Il risultato è comunque di due realtà del tutto diverse nella forma e se il cartaceo conta ancora un maggior numero di affezionati per indubbie qualità legate alla consistenza dell’oggetto e a tutto ciò che questo comporta (quante volte ho sentito dire “non so rinunciare all’odore e al tocco della carta”) è compito nostro rendere l’alternativa, che presenta una serie di reali, grandi vantaggi tanto per l’editore quanto per il lettore, altrettanto allettante. La diffusione è appunto uno di questi vantaggi, dato che il libro digitale non è legato alle variabili obbligate dei distributori o dei librai che nella maggior parte dei casi offrono percorsi limitati e fortunosi e che solo occasionalmente sono in grado di fare incontrare determinati contenuti con il pubblico cui sono destinati.

Guido Mastroianni (Presentatore della Cerimonia di premiazione), Chiara Ricci (Presidente dell’Associazione Culturale “Piazza Navona”) e lo scrittore Franco Ambrosio – Ph. Francesco Corrado

So che le sto per fare una domanda assai scomoda e difficile ma… nel suo triplice ruolo di scrittore, editore e lettore preferisce il supporto cartaceo o digitale?

Le faccio un esempio molto pratico e significativo. a.C. non avrebbe mai potuto essere pubblicato come illustrato in formato cartaceo, non solo da Edizioni Il Faggio, ma da qualunque altro editore. Troppo alti sarebbero stati i costi di stampa e certamente mai compensati dalle vendite. Quindi lo scrittore, l’editore e anche il lettore avrebbero dovuto rinunciare, ciascuno per la sua parte, all’accostamento del testo alle opere di Hamid Savkuev. Certo, il lettore irriducibile avrebbe goduto “dell’odore e del tocco della carta”, ma di necessità sarebbe stato privato di qualcosa che io, come scrittore e come editore, considero molto più peculiare e arricchente.

Con il suo libro a.C si è classificato al terzo posto – pari merito con la scrittrice Sara Ficocelli – nella sezione “Romanzo” al Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” 2019 con la seguente motivazione:

La volontà di tornare indietro nel tempo e di incontrare Colui il cui Nome è benedetto e di scoprire le vere e reali origini del mondo Cristiano e dei suoi misteri. Un incontro con la Storia, con il passato più antico alla ricerca della Verità e dell’Uomo che l’ha pronunciata. Le pagine di Franco Ambrosio regalano un viaggio raccontato attraverso una scrittura e uno stile narrativo agile, disincantato, onesto – impreziosito dalle pitture dell’artista kazako Hamid Savkuev – ponendo al Lettore un confronto con se stesso attraverso i numerosi e profondi spunti di (ri)flessione.

La pergamena con la motivazione consegnata a Franco Ambrosio

Cosa ha significato per lei e per il suo lavoro ricevere questo riconoscimento?

Come ho detto in sede di premiazione, la soddisfazione è stata duplice: certamente come autore che ha visto apprezzata la sua opera, e questo non può fare che piacere, ma anche come editore, dato che nella stessa occasione è stato riconosciuta una menzione speciale a Greggi di ginestre, di Costantino Dilillo, uscito nella stessa collana di a.C., Sabbie, che rappresenta il segno più distintivo della nostra identità.

Quali sono i suoi prossimi impegni e progetti editoriali sia come scrittore sia come editore?

Certamente per entrambi i ruoli rimarremo fedeli e concentrati sui temi e gli aspetti che ci hanno fin qui contraddistinti, il che significa per quanto riguarda la scrittura ancora una storia dai contorni molto reali ma il cui senso va ad estendersi in una dimensione diversa, mentre faremo tutto il possibile perché la proposta di Sabbie diventi sempre più corale e apprezzabile.

Qui di seguito troverete il video della Cerimonia di Premiazione del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” Edizione 2019 tenutasi lo scorso 25 gennaio nel Salone di Rappresentanza presso il Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni (Sa) – Riprese e montaggio di Alberto Accarino.

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