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I vincitori del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” 2020: “Se lo sguardo è da un oblò” di Ornella Gatti

La Rubrica online “Piazza Navona” è lieta e orgogliosa di presentarvi i vincitori del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” Edizione 2020: Ornella Gatti e la sua silloge “Se lo sguardo è da un oblò” (Edizioni Del Faro). E non perdete l'”Incontro con l’Autrice”!

La trama

Ornella Gatti, “Se lo sguardò è da un oblò” (Edizioni Del Faro, 2020)

Se lo sguardo è da un oblò è la silloge della poetessa romana Ornella Gatti composta da trentasei componimenti strutturati in cinque sezioni: Lo sguardo, Turbine, Pensieri, Amanti e La strada. In questi suoi versi l’Autrice narra e svela i suoi ricordi, la sua intimità, i suoi pensieri variegati e sfaccettati come coriandoli. Sempre presente sono il tema dell’acqua e della libertà: ovvero andare oltre il (proprio) confine, oltre l’oblò appunto. È in questo modo, infatti, che sentimenti e pensieri spiccano il volo o, ancor meglio, si abbandonano e si lasciano cullare dalle calme e impervie acque di quel vasto specchio d’acqua chiamato Vita.

Sul libro

Nel 2020 le Edizioni Del Faro pubblicano la silloge Se lo sguardo è da un oblò di Ornella Gatti classificati al secondo posto nella sezione “Poesia” al Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” Edizione 2020.

Ha visto più di quanto pensava di poter vedere,
ha amato più di quanto credeva di poter amare.

Edizioni Del Faro

Nei trentasei componimenti che animano il volume e organizzati in cinque sezioni (o parti) quali Lo sguardo, Turbine, Pensieri, Amanti e La strada, l’Autrice romana riversa tutta se stessa, la sua interiorità, la sua vita, le sue esperienze, le sue scelte… come, ad esempio, quella di vivere su una barca a vela ormeggiata alla foce del Tevere. Alla base dei suoi versi, infatti, traspare il suo profondo amore per il mare, la passione e l’attaccamento alla vita in ogni suo aspetto, la solidità dei suoi sentimenti e del suo essere interiore.

Ornella Gatti, “Se lo sguardò è da un oblò” (Edizioni Del Faro, 2020)

Si può quasi affermare, senza timore di sbagliare, che la silloge rappresenta quasi un atto di coraggio. Infatti, come già ci suggerisce il titolo, Se lo sguardo è da un oblò diviene una possibilità, una eventualità – che l’Autrice trasforma decisamente in realtà – di guardare oltre confine ovvero l’Altro, qualunque cosa, evento o persona sia. Si tratta di una sorta di diario di bordo (seppur in versi) di una esistenza che si offre al prossimo rendendolo partecipe di un racconto di vita, di un’esistenza carica di sentimenti e significati.

E ancora, qui, proprio nel titolo, ecco il riferimento marinaresco a quella finestra tonda che si affaccia diretta sul mare o sull’orizzonte offrendo la possibilità di una visione altra. Di noi stessi e di una porzione del mondo circostante. In fondo, è sempre una questione di  sguardi e di direzioni. In tal modo, l’acqua, come elemento ma anche come sensazione di mobilità, di attività, di fluidità, di ritmo che scandisce l’andamento della vita e del tempo è insita nei versi della poetessa conferendo loro un aspetto e una vivacità propria e unica. Anche per questo i componimenti della silloge risultano sinceri, veritieri, concreti, reali… perché questo è lo sguardo che l’Autrice riflette e rivolge dentro e fuori di sé pur puntando, con la sua carica emotiva e ben consapevole delle difficoltà, verso l’Altrove:

Ornella Gatti, “Se lo sguardò è da un oblò” (Edizioni Del Faro, 2020)

Le mani salde al timone
sfidando il mare
oltre i confini dell’universo conosciuto
per donarti giochi di luci colorate
piccole pietre di cristallo
conchiglie ancora vive
Senza meta
cullata dalle onde
il viso infuocato dai riflessi del sole
gli occhi colmi di meraviglia
labbra salate sulle mie,
tra le mie braccia
Senza timore
spazzando via quei cumuli neri
presagio di tempeste
Senza rimpianto
per quella terra
che si allontana alla vista
Senza amarezza
per chi ci ha dimenticato.
Mai ad altri sarà permesso
spegnere il tuo sorriso…
discutere il tuo pensiero…
tradire i tuoi sogni.

Ornella Gatti, “Se lo sguardò è da un oblò” (Edizioni Del Faro, 2020)

Ed è così, in questi versi raccolti in circa dieci anni, che Ornella Gatti racconta e ci racconta della sua vita, di alcune parti di essa, dove le gioie si alternano ai dolori, le vittorie alle sconfitte. Ma sempre con grande onestà abbandonandosi al suo Lettore, ai suoi sentimenti e alla Vita. Sciolse gli ormeggi e prese il mare.
lasciava terra per non tornare!

Incontro con l’Autrice

Come è avvenuto il suo primo incontro con la scrittura e con la poesia?

La poetessa Ornella Gatti vincitrice del Premio Navarro 2021 (Per gentile concessione di Ornella Gatti)

L’incontro con la scrittura è avvenuto tanti anni fa. Avevo 12 anni e frequentavo il primo anno dell’istituto tecnico per geometri. La fortuna è stata una grande insegnante di letteratura che si adoperava senza tregua a stimolare la capacità creativa dei suoi studenti; teatro, cinema d’autore, gite alla scoperta delle particolarità di Roma e tanta attenzione alla lettura. Grazie a Lei, ho sviluppato e approfondito ogni curiosità letteraria.

Come è nato il progetto editoriale di Se lo sguardo è da un oblò?

In Se lo sguardo è da un oblò raccolgo una sintesi di scritti appartenenti a diverse età e stagioni… La pandemia e il conseguente lockdown mi hanno concesso tempo. Un tempo necessario a rielaborare riflessioni, ricordi, momenti vissuti appuntati sulla carta. Mi sono resa conto che in molti scritti prevaleva la necessità di non dimenticare per ripartire dal presente. Ho ritenuto questo tipo di messaggio giusto per il momento che stavamo vivendo.

Ornella Gatti, “Se lo sguardò è da un oblò” (Edizioni Del Faro, 2020)

Come nasce una poesia? Da cosa o chi si può trarre ispirazione?

L’ispirazione di ogni poesia nasce dall’esigenza di fissare un momento che fa nascere quel determinato sentimento rispetto al vissuto quotidiano.

La sua vita, le sue scelte di vita come quella di vivere su una barca a vela ormeggiata alla foce del Tevere, quanto hanno influenzato la sua poetica?

Sono nata e cresciuta a Roma ad un passo dal Tevere, Castel Sant’Angelo. Gli argini del fiume erano la mia meta sin da piccola. I barconi ormeggiati alle sue sponde, accrescevano il mio sogno di viverci. L’ho realizzato! Vivere in quest’ambiente mi ha permesso e tuttora mi permette di osservare sfumature, altrimenti irraggiungibili. Una prospettiva particolare, essenziale per i miei scritti.

La poetessa Ornella Gatti vincitrice assoluta del Premio Vitruvio 2021 (Per gentile concessione di Ornella Gatti)

Alla base della sua silloge vi è l’acqua. Ecco: come nasce questo rapporto così forte tra lei e questo elemento?

L’acqua è l’elemento sempre presente, avvolgente, vitale per me. E’ sempre stata simbolo di purezza. L’acqua che ispira e smuove, che culla e trascina giù con violenza, alzando onde che ci portano al cielo o ci fanno sprofondare nell’abisso. Il suo continuo e perenne movimento è linfa vitale, capace di suscitare emozioni ineguagliabili a chi riesce a coglierne l’essenza.

Se lo sguardo è da un oblò si è classificato al secondo posto nella sezione “Poesia” al Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” Edizione 2021 con la seguente motivazione:

Le parole di Ornella Gatti danzano tra le labbra e fanno salti mortali colorati nella mente del Lettore con immagini che scendono a cascata ed emozioni tutte nuove, mai viste né provate prima. L’Autrice sa bene che il lavoro di un Poeta è quello di aspirare a fare ciò che il cantante fa con i testi, il pittore con un pennello così da rendere, non importa se gioioso o tragico, ma in modo magistrale, qualcosa di onesto e commovente.

Ornella Gatti – Targa del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” Edizione 2020 (Per gentile concessione di Ornella Gatti)

Cosa ha significato per lei ricevere tale riconoscimento?

Un riconoscimento che mi ha emozionato infinitamente. L’esser riuscita a costituire una base di quell’ideale dialogo che si svolge fra poeta e lettore. L’aver trasmesso un invito ad arrivare in fondo ad un proprio personale accesso alla realtà. Riflessioni sul senso della vita, sull’amore, sulla fede, sulla gioia e sulla sofferenza umana, se abbiamo un’esistenza in cui siamo artefici del nostro destino o se invece tutto quanto per noi è stato già stabilito e preordinato. Al riconoscimento di “Equilibri 2020” sono particolarmente grata, oltre che per l’apprezzamento e l’attenzione al mio scritto per la sensazione di ricevere un invito a entrare nella mente e nel cuore di un altro essere umano.

Ornella Gatti, “Se lo sguardò è da un oblò” (Edizioni Del Faro, 2020)

So che sto per farle una domanda difficile cui rispondere ma a quale dei suoi versi o delle poesie sente di essere particolarmente legata? E perché?

Sono legata profondamente a Lontano perché sintetizza il mio mondo interiore estremamente articolato e complesso, sostenuto da una convinzione di rottura verso le formalità, le frasi fatte, la routine della mente e del cuore ma che specula e investe su una preziosa indagine circa un mondo sotterraneo fatto di verità, realtà alternativa che rompa schemi e sicurezze e metta in discussione il destino e le umane capacità di influire su di esso.

Ornella Gatti, “Se lo sguardò è da un oblò” (Edizioni Del Faro, 2020)

Quali sono gli Autori e le opere che hanno formato e influenzato il suo essere “scrittrice” e “lettrice”?

Il Neoclassicismo per l’equilibrio e l’armonia dell’antichità, il Romanticismo per l’esaltazione dell’individuo nella sua emotività e fantasia e l’Ermetismo nella sua complessa riflessione interiore. Foscolo, in particolare, per il suo intendimento di vita come passione per grandi ideali quali la verità, giustizia, bellezza, libertà, amore, patria. In contrapposizione, Quasimodo, nel sentimento tragico e desolato della vita del nostro tempo, derivato proprio, dalla percezione del crollo degli ideali romantici e positivistici.

Quale Autore o poeta (anche del passato) vorrebbe incontrare? Quale domanda gli rivolgerebbe? E perché?

Certamente Ugo Foscolo. “Rapian gli amici una favilla al Sole a illuminar la sotterranea notte, perché gli occhi dell’uomo cercan morendo il Sole, e tutti l’ultimo sospiro mandano i petti alla fuggente luce.” Quanto e cosa della bellezza della vita e quanto e cosa della fatalità della morte, confusi in un’onda triste e affascinante hanno ispirato i suoi Sepolcri?

Poesia visiva 2021, Palazzo Merizzi (Per gentile concessione di Ornella Gatti)

Quali sono i suoi prossimi impegni letterari ed editoriali?

Ho in mente una serie di novelle per raccontare, con molta ironia, i paradossi con cui ogni giorno dobbiamo confrontarci. Episodi di vita reale confusi nelle favole.

Qui di seguito troverete una breve clip realizzata da Chiara Ricci, Presidente dell’Associazione Culturale “Piazza Navona”, dedicata alle opere e agli Autori vincitori del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” Edizione 2020. Questa è una rinnovata occasione per ringraziare ancora una volta tutti i partecipanti, gli Autori, gli Editori e i collaboratori che, nonostante la distanza e le difficoltà, hanno permesso e sostenuto la realizzazione della manifestazione con immenso entusiasmo e grande fiducia.

 

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