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Si chiude l’Ischia Film Festival…il Cinema visto da casa

Nonostante l’emergenza sanitaria e il distanziamento sociale il Cinema continua a far parlare di sé e dei suoi Autori con la diciottesima edizione dell’Ischia Film Festival cui la Rubrica online “Piazza Navona” ha preso parte… da remoto. Il Cinema… non si ferma!

Si è appena conclusa la diciottesima edizione del prestigioso Ischia Film Festival ideato, nel 2003, dal location manager Michelangelo Messina tenutosi – dal 27 giugno al 4 luglio – presso il bellissimo Castello Aragonese d’Ischia.
L’emergenza sanitaria ha decisamente cambiato e modificato la fruizione e la presenza fisica al Festival il quale si è servito della rete e della tecnologia proiettando i film da remoto. Ciascun film, infatti, è stato visibile agli accreditati per 24 ore accedendo al sito https://www.ischiafilmfestival.it 

Ischia Film Festival – diciottesima edizione

Così facendo l’Ischia Film Festival – se possibile – ha allargato ancor di più il suo bacio di utenti attraverso la proiezione online dei film in concorso e la diretta da remoto degli incontri con gli attori e registi. Tra questi ricordiamo: Marco D’amore, Giampaolo Morelli, il cast della serie tv di successo targata Rai L’amica geniale, Francesco Di Leva, Lillo Petrolo, Nando Paone, Alessandro Roia, Susy Laude e Sergio Rubini cui è stato consegnato il Premio alla Carriera.
La manifestazione promuove quello che lo stesso Messina ha definito Cineturismo ovvero la conoscenza del territorio attraverso le immagini e le opere filmiche (lungometraggi, cortometraggi, documentari, film d’animazione).

L’Ischia Film Festival gode sin dalla sua prima edizione dell’Alto Patronato, Adesioni e Medaglie dei Presidenti della Repubblica Italiana Onorevole Carlo Azeglio. Ciampi, Onorevole Giorgio Napolitano e l’attuale Presidente Sergio Mattarella. Dal 2013, invece,  ottiene l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo mentre tra i suoi partner troviamo la SIAE, l’APE (l’Associazione dei Produttori Esecutivi), l’Associazione dei CentoAutori e l’AFIC (Associazione Festival Italiani di Cinema).

“Eastern” di Piotr Adamski

Durante il Festival, inoltre, si tiene il Convegno Nazionale sul Cineturismo cui prendono parte studiosi e addetti ai lavori provenienti da tutto il mondo.
A questa edizione così speciale e tecnologica sono state selezione 79 opere di cui 55 in concorso provenienti da oltre 30 Paesi del mondo.

Ecco i premiati delle cinque categorie dell’Ischia Film Festival:

Sezione “Lungometraggi”:

Ischia Film Award per il miglior lungometraggio a Eastern di Piotr Adamski
Premio Epomeo alla miglior fotografia a Chris Hirschhäuser per il film Toprak di Sevgi Hirschhäuser
Premio Aenaria alla miglior scenografia a Leonardo Scarpa per il film Effetto Domino di Alessandro Rossetto.
Premio Castello Aragonese alla miglior regia a Piotr Adamski per il film Eastern

 Sezione “Location Negata”:

Ischia Film Award a El Infierno di Raúl de la Fuente Calle

Sezione “Cortometraggi”:

“La grande onda” di Francesco Tortorella

Ischia Film Award: Invierno di Giulio Mastromauro (già vincitore del David di Donatello 2020 per il miglior cortometraggio)

Sezione “Cortometraggi”:

Ischia Film Award a La grande onda di Francesco Tortorella

Sezione “Scenari Campani”:

Ischia Film Award a Il corridoio delle farfalle di Andrea Canova e Claudia Brignone

Mentre i film che hanno ricevuto delle menzioni speciali sono:
Bruxelles Beyrut di Thibaut Wohlfahrt e Samir Youssef, Il congedo di Edoardo Winspeare, L’immigrato di Sophia Capasso e Song Sparrow di Farzaneh Omidvarnia.

La Rubrica online “Piazza Navona” accreditata al Festival ha visionato le opere in concorso e tra i premiati ha trovato un grande escluso nella sezione di appartenenza – “Cortometraggi” – e/o nelle menzioni speciali. Parliamo di Butterflies in Berlin di Monica Manganelli. Siamo dell’opinione che il film meritasse un pari merito con il bellissimo film La grande onda di Francesco Tortorella. In entrambi i casi si tratta di due corti d’animazione che trattano di tematiche assai importanti e attuali: la mafia e l’identità sessuale.

“Butterflies in Berlin” di Monica Manganelli

Nel film di Tortorella, infatti, si racconta della morte di Gennaro Musella (di cui il regista è nipote) ovvero di un uomo per bene che non ha ceduto sé stesso alla ‘ndrangheta e del giornalista Giuseppe Fava; nel film della Manganelli, invece, intrecciando le vicende del protagonista Alex/Alexandra a fatti, luoghi e personaggi realmente esistiti (come Magnus Hirschfeld e Frank Foley) nella Germania nazista di Hitler si racconta la storia del primo transessuale della storia operato. Un film animato che ricorda The Danish Girl di Tom Hooper dedicato a Lili Elbe, la prima transessuale al mondo. A ogni modo, la poesia, la purezza delle immagini, lo stile, la dolcezza e la delicatezza della Manganelli in questo racconto avrebbero meritato – senza nulla togliere alla meritata vittoria di Tortorella – un riconoscimento al valore della sua opera.

Da qui si evince anche il valore, la complessità, l’attualità dei temi trattati dalle opere in concorso. Dagli oltre 30 Paesi hanno partecipato film che hanno raccontato dell’ecologia e dello scioglimento dei ghiacciai, di mafia, della ricerca d’identità (sessuale, religiosa, territoriale…), di emigrazione, di guerra, di solitudine, di elaborazione del lutto, di assenze, di integrazione, di libertà, di contaminazione… Possiamo dire che all’edizione dell’Ischia Film Festival appena conclusa hanno preso parte opere di grande valore artistico, umano, stilistico e poetico. E anche se è stato possibile “solo” vederli attraverso il piccolo schermo del proprio pc o tablet è stato un grande privilegio e una vera bellezza per l’anima e per la mente ammirarli.

“Invierno” di Giulio Mastromauro

Così, non ci resta che salutarci e darci appuntamento alla prossima edizione dell’Ischia Film Festival

In presenza o da remoto… purché si continui a fare e ad amare il buon Cinema!

 

 

 

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