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Gianni Di Gregorio e il suo film “Lontano lontano”: il vero Cinema italiano esiste ancora!

Locandina del film
Locandina del film

La Rubrica online “Piazza Navona” dopo aver partecipato all’anteprima stampa è felicissima di raccontarvi di “Lontano lontano“, l’ultimo delizioso film di Gianni Di Gregorio da oggi al cinema. Il buon Cinema italiano vive ancora!

La trama

Roma. Attilio, Giorgetto e il Professore sono tre uomini sulla settantina che, stanchi di lottare con la pensione, con la noia, con il lavoro e i soldi che non bastano mai decidono di cambiare vita, di lasciare la vecchia Roma e di trasferirsi all’estero. Ma dove?

Riusciranno un robivecchi fricchettone e stile “figlio dei fiori”, un pensionato simbolo di quella romanità indolente e pigra da Commedia all’italiana che fatica a far quadrare i conti e un professore di latino in pensione preda della noia più svogliata a mettersi d’accordo e a trovare il paradiso dei loro sogni? In fondo, non è mai troppo tardi per cambiare vita…

Il trailer

Sul film

Lontano lontano che da oggi è al cinema, distribuito da Parthénos e presentato alla 37ª edizione del Torino Film Festival nella sezione Festa Mobile, è l’ultimo film del regista romano Gianni Di Gregorio che molti di voi ricorderanno per il suo esordio con il fortunato film Il pranzo di Ferragosto del 2008 grazie al quale si aggiudica il David di Donatello quale Miglior Regista Esordiente.

Gianni Di Gregorio sul set di "Lontano lontano" (Sara Petraglia)
Gianni Di Gregorio sul set di “Lontano lontano” (Ph. Sara Petraglia)

Il film è tratto da un racconto dal titolo Poracciamente vivere dello stesso Di Gregorio pubblicato da Sellerio Editore nell’antologia Storie dalla città eterna. E se questo racconto è arrivato sul grande schermo è anche merito delle insistenze e degli incoraggiamenti di Matteo Garrone con cui Di Gregorio ha collaborato per la sceneggiatura di Gomorra ottenendo, nel 2009, un David di Donatello.

Lontano lontano è una deliziosa commedia che solo il garbo, l’indolenza da buon romano trasteverino e l’ironia di Di Gregorio potevano realizzare con tanta delicatezza. E con questa stessa delicatezza e pacatezza il regista e sceneggiatore inserisce nella storia, attraverso il personaggio del giovane immigrato Abu arrivato in Italia con un barcone, anche l’attualità e il concetto di integrazione e inclusione.

Gianni Di Gregorio alla conferenza stampa de film "Lontano lontano" - Roma, Casa del Cinema 13 febbraio 2020 (Ph. Chiara Ricci)
Gianni Di Gregorio alla conferenza stampa de film “Lontano lontano” – Roma, Casa del Cinema 13 febbraio 2020 (Ph. Chiara Ricci)

Così, i tre protagonisti tra loro tanto diversi sono tutti animati dallo stesso desiderio: fuggire all’estero. Ma, come recita un noto proverbio, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare (è proprio il caso di dirlo!) Ed è qui che la storia di questi amici entra nel vivo, sono tante le faccende cui pensare e da risolvere: recuperare il denaro necessario, eliminare tutte le questioni in sospeso (sia affettive sia economiche), fare il passaporto e i documenti necessari e, soprattutto, la scelta della destinazione. È questo apparente dilemma ad animare la commedia e le vita di questi amici settantenni che non ci vogliono stare preferendo dare una svolta alle loro vite. E certamente troveranno il modo di dare una sferzata alla propria vita

Clip conferenza stampa – Parte 1

E si deve ammettere che Gianni Di Gregorio ha scelto (per essere in tema con l’atmosfera) dei compagni di viaggio davvero perfetti: Giorgio Colangeli, bravissimo e tenero nel suo ruolo di burbero e cinico pensionato con la minima, che non è mai andato oltre Porta Settimiana nei pressi di Via della Lungara, con poca voglia di sbarcare il lunario ma che non rinuncia mai a un buon bicchiere di vino e a un gratta e vinci; Ennio Fantastichini, eccezionale nella sua interpretazione di un uomo ormai maturo che ha trascorso una vita a lavorare in nero, che restaura specchiere e totem indiani, che non dimentica i suoi viaggi on the road a cavallo della sua moto (elemento autobiografico di Gianni Di Gregorio di un suo viaggio che non ha mai realizzato).

Giorgio Colangeli alla conferenza stampa de film "Lontano lontano" - Roma, Casa del Cinema 13 febbraio 2020 (Ph. Chiara Ricci)
Giorgio Colangeli alla conferenza stampa de film “Lontano lontano” – Roma, Casa del Cinema 13 febbraio 2020 (Ph. Chiara Ricci)

C’è da dire che Lontano lontano è il vero giro di valzer di Ennio Fantastichini qui in stato di grazia e, purtroppo, al suo ultimo film a causa della sua prematura scomparsa avvenuta il 1° dicembre 2018.  Attraverso questa sua ultima interpretazione l’attore originario della provincia di Viterbo (Gallese per la precisione) ha lasciato al suo pubblico un’eredità dal grande valore ma anche l’amaro in bocca per quanto avrebbe potuto ancora dare. Semplicemente l’immensità.

Naturalmente c’è Gianni Di Gregorio che, un po’ come il gatto mammone di Un americano a Roma interpretato da Alberto Sordi, si muove assolutamente a proprio agio per le strade e per i vicoli della sua amata Trastevere (dove vive e lavora) trasmettendo con grande naturalezza allo spettatore quanto sia indissolubile il suo legame con il suo quartiere e la sua città. Cosa dire della sua interpretazione? Essenziale, ironica quando non surreale, ha creato un personaggio che sarebbe stato perfetto per la Commedia all’italiana degli anni Cinquanta, quella de I Soliti ignoti e di Amici Miei (ovvero l’inizio e la fine di questa fortunata stagione cinematografica tutta italiana).

A questo delizioso trio, però, si deve aggiungere anche Roberto Herlitzka nel ruolo del Professor Federmann che, tra un cicchetto di vodka e l’altro (rigorosamente di nascosto da sua moglie interpretata da una felicemente ritrovata Francesca Ventura (ricordate la Reginella di Sapore di mare 2 – Un anno dopo? Era lei!), con estrema lucidità suggerisce ai tre uomini la meta perfetta.

È tutto questo a rendere speciale Lontano lontano tanto da farci gridare al miracolo: il (buon) cinema italiano esiste ancora! È ancora tra noi! Grazie, Gianni Di Gregorio!

Clip conferenza stampa – Parte 2

Voto 5/5

Scheda tecnica

Genere: Commedia

Regia: Gianni Di Gregorio

Soggetto: tratto dal racconto Poracciamente vivere di Gianni Di Gregorio pubblicato da Sellerio Editore nell’antologia Storia dalla città eterna

Sceneggiatura: Mario Pettenello, Gianni Di Gregorio

Cast: Gianni Di Gregorio, Ennio Fantastichini, Giorgio Colangeli, Roberto Herlitza, Daphne Scoccia, Salih Saadin Khalid, Francesca Ventura, Iris Peynado, Galatea Ranzi

Montaggio: Marco Spoletini

Musica: Ratchev & Carratello

Fotografia: Gogò Bianchi

Costumi: Gaia Calderone

Produzione: Bibi Film, Le Pacte, Rai Cinema

Distribuzione: Parrthénos

Distribuzione internazionale: Le Pacte

Paese: Italia

Anno:   2019

Durata: 90    minuti

Uscita in sala: 20 febbraio 2020

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