La Rubrica online “Piazza Navona” è lieta di ritrovare Laura D’Angelo e di presentarvi Cuore puro, la sua ultima raccolta poetica (Interno Libri Edizioni). Un inno al sentimento universale ritratto in ogni sua sfaccettatura. E non perdete l’Incontro con l’Autrice!
La trama

Cento componimenti in prosa e in versi suddivisi in cinque parti: Stringerti, Qui e per sempre, Stelle in ordine sparso, Prima con gli occhi e D’amore. Questo è il corpus di Cuore puro, l’ultima raccolta poetica di Laura D’Angelo interamente dedicata all’amore vissuto e pensato in ogni sua sfaccettatura. Passione, nostalgia, malinconia, desiderio, assenza, ingenuità… in Cuore puro vi sono tutti gli elementi che rendono unico questo sentimento universale di cui l’Autrice sottolinea e amplifica il suo legame profondo con il “fanciullino”. Cuore puro, così, diviene una riflessione attenta e appassionata sull’amore, sul vivere questo sentimento con lealtà e forza.
Sul libro
Ci sono parole che restano dentro. Parole che ci hanno cambiato, parole che non abbiamo mai dimenticato. Quando muoiono le parole, non resta che il vuoto, non resta che una pagina senza nome, e senza amore non ho voce.

A febbraio 2024 Laura D’Angelo pubblica per Interno Libri Edizioni la raccolta poetica Cuore puro inserita nella collana “Interno Versi”. Cento componimenti attraverso cui l’Autrice fa un canto all’amore in ogni suo modo d’essere e sentire. Nella sua semplicità e nella sua complessità perché Tornerà la leggerezza delle fiabe, il gioco dei bambini. Ed è proprio dai bambini, dal “fanciullino”; dall’essere bambini che il viaggio all’interno di questo sentimento ha inizio.
Un viaggio che ci conduce nei meandri più profondi di questo sentimento universale cantato da santi e poeti, scrittori e navigatori che ci dà letteralmente corpo, anima e vita. Laura D’Angelo lo scrive chiaramente: senza amore non ho voce. E senza voce viene a mancare un canto di vita, di introspezione, di riflessione, di attenzione… L’Autrice entra in contatto anche con il suo essere bambina, con le prime emozioni amorose, con il ricordo di ciò che non è stato o che avrebbe potuto essere intraprendendo un percorso fatto di interrogativi e possibilità.

Forse, in alcuni passaggi il testo risulta essere ridondante nella sua dedica d’amore. Forse, questa era proprio l’intenzione dell’Autrice per sottolineare il suo attaccamento alla sua voce e, quindi, alla sua vita. Un messaggio d’amore reso con parole semplici e genuine, fanciullesche e speranzose, naturali e schiette, sincere e candide. Parole che solo un cuore puro può concepire. Purezza che solo un’anima candida può regalare a chi le è accanto nella speranza di un amore che sia sempre pienezza e mai dolore.
Perché sia amore non deve essere solitudine o dolore, anche se capita di perderlo per strada, sotto la pioggia, per distrazione, in una giornata grigia, per confusione, di fronte ad una porta per tanti anni aperta e ora chiusa. Perché sia amore sa parlarti anche nella solitudine, in quello che resta perché quello che si ama non passa, perché l’amore sa riempire, perché l’amore sa come non scomparire.
Incontro con l’Autrice

Come nasce il progetto editoriale di Cuore puro?
Innanzitutto Chiara grazie di cuore per lo spazio che riservi a me e ai miei versi. Cuore puro nasce ogni volta che nasce Laura, in realtà. È uno spazio di riflessione, che racconta l’esperienza del dolore ma soprattutto la voglia di amare e di dare voce ai sentimenti. È un libro sull’amore. È una continua dichiarazione d’amore.
Quanto c’è di autobiografico nella sua opera?
C’è molto di me nelle ferite che mi hanno cambiata e nella tenacia dei sentimenti che mi hanno forgiata. Per questo Cuore puro è un libro che parla al cuore, al mio soprattutto, e a quello dei lettori, ed ogni volta è un incantesimo scoprire di non essere sola, rispecchiarmi in questo sentire condiviso. Cuore puro racconta una piccola vita, non l’ho rubata alle vite grandi, eccezionali, eppure se mi guardo indietro adesso e vedo la ragazza che ero vorrei abbracciarla. È un libro che sente, vive e piange, si commuove, ama e sogna ancora.

Da chi o cosa trae ispirazione per i suoi versi e componimenti?
Oggi parlare di sentimento sembra qualcosa di inutile, di riduttivo. Viviamo in una società che anestetizza la sensibilità, o meglio, la camuffa con il filtro della fragilità, giustificandola. Cuore puro è il libro della sensibilità, il libro che pone al centro i sentimenti, in maniera candida, sincera, e li autentifica nel loro valore originario, quello che ci rende umani. È un libro che vuole dire al lettore: “il dolore, le ferite, le perdite ci hanno cambiato, è vero, ma l’amore che proviamo o abbiamo provato e di cui resta traccia in un ricordo o in una sensazione, ci restituisce a noi stessi”.
Quali sono i passaggi, i processi stilistici e intimi che trasformano le sue emozioni e le sue sensazioni in poesia?
Struggimento e tenerezza, nostalgia e malinconia. Il desiderio di stringere il mondo in un abbraccio, perché niente di ciò che si ama svanisca, o vada via. La poesia in questo senso sa firmare ottime dichiarazioni d’amore, sa eternizzare il momento, nella vita reale il cambiamento è purtroppo una costante, quindi amare equivale anche a soffrire.

Come suggerisce il titolo della sua raccolta poetica, il protagonista dei suoi versi è un cuore puro e, quindi, un’anima candida e autentica. Oggi, con tutto ciò che ci accade intorno, cosa caratterizza e preserva un simile candore e una tale purezza d’animo?
È difficile, è un continuo logorio a volte, ma la risposta è rimanere vicini a noi stessi, alla nostra interiorità più vera, ascoltarla e darle spazio: rimanere vicino al nostro cuore. Cercare inoltre negli altri un bisogno di appartenenza, riconoscere negli altri il nostro stesso cuore.
Nei suoi versi l’amore è letteralmente cantato e omaggiato in ogni sua fase: dalla passione alla nostalgia, dall’innamoramento alla perdita e alla malinconia. In che modo si è avvicinata ad ogni aspetto di un sentimento così improvviso, universale e fuori ogni controllo come è l’amore?

Grazie alla mia famiglia ho avuto la fortuna di conoscere l’amore sano, quello vero, pieno, che è dedizione e cura, presenza e rispetto. L’amore è valorizzazione di sé e degli altri. L’amore è anche perdita di equilibrio, è per me un’esperienza totalizzante, capace di incendiare e di consolare, di arricchire e ferire, anche, ma come scrivo nel libro, l’amore è il fiato e il volo, ma soprattutto “il brivido e la pace”.
In Cuore puro molto presente è la poetica del fanciullino e la sua intima convivenza con il suo essere adulta e la sua parte bambina. Come è riuscita a trovare l’armonia e l’equilibrio tra questi due mondi tra loro lontani eppure profondamente connessi?

Al netto delle esperienze vissute mi sono chiesta come avrei parlato d’amore se non lo avessi alimentato di letture, poesie, canzoni, film, cartoni animati, studi classici. L’amore lo impariamo da piccoli, ed è lo stupore che ci spinge ad incantarci per strada, la scintilla che ci spinge a fare, ad innamorarci, a trovare il mare in una pozzanghera, a schermirci per pudore o per commozione. Il fanciullino pascoliano ingrandisce per poter vedere, rimpicciolisce per poter osservare. Io amo per poter sentire, sento per poter amare.
Nella sua raccolta vi è una spinta naturale all’amore e all’essere amato. Ecco, secondo lei, come ha scritto il poeta inglese Alfred Tennyson, “È meglio aver amato e perso che non aver amato mai”?
È meglio amare, perché è grazie all’amore che viviamo pienamente, davvero.

Se dovesse descrivere o raccontare Cuore puro con una sola frase, quale userebbe?
Userei la frase «si ascolta piano, con un orecchio sul cuore», perché l’amore va ascoltato, così come vanno ascoltati i sentimenti, a occhi chiusi, con attenzione, o chiudendosi in un abbraccio, lasciando il mondo fuori. O forse userei i versi conclusivi della raccolta, che in realtà di conclusivo hanno ben poco: «È l’amore che ti scrivo e preparo,/ come il dono di ogni giorno, /perché sia sempre ora, qui/ e per sempre.// E ancora».
Quali sono i suoi prossimi progetti editoriali?
Nuove raccolte liriche, e qualche racconto, sperando sempre che l’amore, come la poesia, sia «sempre ora, qui e per sempre. E ancora».