Letto per voi… “Sorprese di Natale” di Maria Messina e Giovanni Dozzini

La Rubrica online “Piazza Navona” augura a tutti i suoi Lettori un sereno Natale con questo articolo dedicato a Sorprese di Natale di Maria Messina e Giovanni Dozzini (Graphe.it Edizioni). E non perdete una speciale doppia intervista!

La trama

Maria Messina, Giovanni Dozzini “Sorprese di Natale” (Graphe.it Edizioni, 2024)

Un piccolo volume impreziosito da due racconti che – scritti a oltre cento anni di distanza l’uno dall’altro – ci mostrano e ci fanno sentire tutta la magia del Natale. Sorprese di Natale, questo è il titolo del libello che porta le firme di Maria Messina per Storiella di Natale (1921) e Giovanni Dozzini con il suo Lasciare la spazzatura fuori dalle porte (2024). Passato e presente. Il Natale di ieri, quello di una bambina non benestante con il papà impegnato al fronte e spera nel miracolo di Gesù Bambino; il Natale di oggi di operai, studenti, lavoratori, senzatetto, commessi i cui destini si incontrano e si scontrano per iniziare lì dove tutto è iniziato. È vero il tempo passa, la vita cambia eppure le Sorprese di Natale esistono e conservano sempre il loro fascino e la loro magia.

Sul libro

A novembre 2024, proprio in vista delle Festività natalizie, la perugina Graphe.it Edizioni pubblica nella collana “Natale ieri e oggi” il libricino Sorprese di Natale che racchiudi i due racconti Storiella di Natale di Maria Messina del 1921 e il contemporaneo Lasciare la spazzatura fuori dalle porte di Giovanni Dozzini. Una duplice visione del Natale a distanza di circa cento anni senza perdere il suo smalto e conservando il suo fascino e la sua magia.

Graphe.it Edizioni

È noto che il Natale sia la festa per antonomasia dei bambini con i loro occhi luccicanti e speranzosi di trovare sotto l’albero le strenne e i regali tanto desiderati. Eppure ci sono anche gli adulti che, anche se dall’animo “Grinch”, conservano e difendono sempre il loro animo di “fanciullino”. Sorprese di Natale è un ottimo riassunto di tutto questo. Solo pochissime pagine per fare un viaggio nel tempo e nel diverso sentire l’atmosfera natalizia. In Storiella di Natale Maria Messina – scrittrice siciliana incoraggiata e sostenuta dal corregionale Giovanni Verga – narra di una famiglia il cui “uomo di casa” è impegnato al fronte mentre a casa c’è una famiglia ad attenderlo. Soprattutto la piccola Carmelina che, in un Natale di guerra e malinconia, scrive al Bambino Gesù affinché possa esaudire i suoi desideri e farle ricevere in dono un cappottino e una pupa. È noto anche che la notte di Natale sia la più magica e speciale che ci sia perché… a volte i miracoli accadono e senza dover guardare troppo lontano dalla propria “casa”.

La scrittrice Maria Messina (1887-1944) ritratta da Roberto Pasqua (Per gentile concessione di Roberto Russo)

Invece, in Lasciare la spazzatura fuori dalle porte Giovanni Dozzini ci mostra un Natale di oggi: pratico, rapido, fatto di pensieri e riflessioni, di incastri, di lavoro, di studenti fuori sede, di spese, di senzatetto, di operai e di operatori ecologici. A metà strada tra La fiera dell’est e la struttura narrativa del testo teatrale Girotondo dell’austriaco Arthur Schnitzler, lo scrittore e giornalista perugino crea una storia circolare, viva, vivace, ironica eppure estremamente reale che dove inizia, lì finisce. Ogni personaggio ne chiama un altro in un vortice di movimento e attualità. Ieri e oggi e, nel mezzo, oltre un secolo. Persone e personaggi tra loro distanti eppure vibranti e autentici tutti uniti dallo stesso sentire verso l’umanità e, ancor di più, tutti accumunati dalla forza condivisa di reagire e resistere al mondo anche quando questo – e i suoi eventi – sembrano volerci mettere in un angolo.

Ecco, in tutto questo… quante Sorprese di Natale da scoprire, leggere e custodire. Sempre!

Incontro con l’Editore Roberto Russo…

Roberto Russo, Editore di Graphe.it (Ph. Fotostore Fratticioli)

Come nasce la collana “Natale ieri e oggi” di Graphe.it Edizioni?

C’è vita oltre Canto di Natale di Charles Dickens! Ne sono sempre stato convinto, anche se dimostrarlo non è facile: a Natale, in nome della “tradizione”, tendiamo a riproporre sempre gli stessi classici. Pensiamo al racconto A Christmas Carol, appunto, ma anche a film come Una poltrona per due o Mamma, ho perso l’aereo. Pure le antologie natalizie di alcuni editori ripescano spesso gli stessi racconti. Mi sono chiesto allora: perché non proporre qualcosa di diverso? Così è nata l’idea di accostare un racconto natalizio del passato a uno del presente, lasciando ai lettori la libertà di riflettere e trarre le proprie conclusioni. A Natale siamo davvero tutti più buoni? Forse sì, forse no. E siamo tutti un po’ Grinch? Anche qui, forse sì, forse no. La collana “Natale ieri e oggi” vuole essere una compagna di viaggio per scoprire, con leggerezza, un cammino personale e intimo legato a questa festa.

Quali ricerche e quali scelte vengono effettuate per l’inserimento dei testi nella collana “Natale ieri e oggi”?

Maria Messina, Giovanni Dozzini “Sorprese di Natale” (Graphe.it Edizioni, 2024)

Come suggerisce il nome della collana, ogni libretto contiene un racconto del passato e uno del presente, introdotti da una poesia e intervallati da un’illustrazione. C’è sempre un’alternanza di genere: in un anno avremo, per esempio, un’autrice del passato e un autore contemporaneo; l’anno successivo invertiremo i ruoli. Per i racconti del passato, scelgo testi liberi da diritti d’autore, ovvero opere i cui autori siano deceduti da almeno 70 anni. Una volta selezionato il racconto, lo propongo a un autore o a un’autrice contemporanea, che si lascia ispirare (o meno) per creare il proprio racconto natalizio. I legami tra i due testi possono essere evidenti, sottili o addirittura assenti. Questo contrasto è proprio ciò che rende affascinante osservare lo stesso evento da prospettive diverse.

Quali caratteristiche deve avere un vero racconto natalizio?

Un vero racconto natalizio dovrebbe catturare l’essenza del Natale: la sua atmosfera fatta di luci e ombre, tradizioni e cambiamenti. Può essere una storia di speranza, di redenzione, o anche una riflessione sulla solitudine e sull’empatia. Non deve necessariamente essere “buonista”, ma deve toccare corde universali, capaci di emozionare e far riflettere chi legge, magari lasciandogli un piccolo dono sotto forma di pensiero o emozione.

Maria Messina, Giovanni Dozzini “Sorprese di Natale” (Graphe.it Edizioni, 2024)

Quale augurio vuole rivolgere ai nostri lettori?

Il mio augurio è di trovare sempre il tempo di leggere, anche nei giorni più frenetici. Un libro non è mai solo carta e inchiostro: è un’occasione per viaggiare, scoprire nuovi orizzonti e conoscere un po’ meglio noi stessi. E quale momento migliore del Natale per riscoprire il piacere della lettura? Come dico sempre: “Natale è più bello con un libro!”. Che queste feste portino autenticità, storie indimenticabili e tante emozioni da custodire.

…e con lo scrittore Giovanni Dozzini

Dozzini Giovanni (ph. Elisa Pietrelli) – Per gentile concessione di Roberto Russo

Come è nato il progetto editoriale di Sorprese di Natale?

Si tratta di un progetto che Graphe.it ha avviato ormai una decina di anni fa. Conosco bene Roberto Russo: viviamo entrambi a Perugia, ogni tanto le nostre traiettorie in passato si sono incrociate, sempre per questioni di libri. È bravo in quello che fa, e una persona gentile e perbene. Quando mi ha proposto di scrivere un racconto sul Natale per la sua collana ho subito accettato.

Da cosa ha tratto ispirazione per il suo racconto Lasciare la spazzatura fuori dalle porte?

Dalla vita che vedevo scorrere intorno a me nel periodo in cui l’ho scritto. Non è un racconto recente. C’è stata un’epoca in cui a ogni Natale scrivevo un racconto che poi regalavo, spedendolo via mail, ai miei amici. Io non amo il Natale, e per me si trattava di una sorta di esorcismo, come a volte può succedere quando si scrive. Lasciare la spazzatura fuori dalle porte risale a quell’epoca: tra tutti credo sia uno dei miei racconti natalizi, sono dieci, più riusciti.

Maria Messina, Giovanni Dozzini “Sorprese di Natale” (Graphe.it Edizioni, 2024)

Il suo racconto appare come una danza. Un personaggio e un’ambientazione ne richiamano altrettanti in un vortice di azioni e di volti. In che modo ha pensato e realizzato la struttura del suo testo senza tralasciare la cura del dettaglio?

È una sorta di lunga carrellata in un quartiere della città di Perugia. Un piano sequenza in cui alcuni personaggi si passano il testimone della narrazione, che li segue per poco e poi li abbandona, entrando ogni tanto nelle loro coscienze. E alla fine, il cerchio si chiude. L’ho pensato così, una narrativa che documenta e scava appena, una piccola storia addosso alla quale lo spirito del Natale, presunto o reale che sia, non attecchisce e non potrebbe attecchire.

Quale vuole essere il messaggio del suo racconto?

Maria Messina, Giovanni Dozzini “Sorprese di Natale” (Graphe.it Edizioni, 2024)

I miei romanzi e i miei racconti non sono portatori di messaggi. La letteratura ha molti significati, che però originano da una funzione che è sostanzialmente interrogativa: se il lettore è spinto a riflettere, a mettere in discussione certe sue convinzioni, allora da scrittore ho fatto bene il mio lavoro.

Quali sono i suoi prossimi progetti editoriali?

Sono alle prese con un’attività di ricerca che va avanti da molto tempo. Il progetto sta piano piano prendendo forma, ma la fine si sposta ogni giorno un po’ più in là. È ancora presto per capire quali saranno le sue sembianze definitive.

Maria Messina, Giovanni Dozzini “Sorprese di Natale” (Graphe.it Edizioni, 2024)

Quale augurio vuole rivolgere ai nostri lettori?

L’unico augurio che possa fare a chiunque, oggi, è che trovi la forza di non voltarsi dall’altra parte di fronte al baratro verso cui ci stanno conducendo le nostre classi dirigenti. La forza di guardare negli occhi il demone della guerra, che ormai è sdoganato a ogni latitudine, di ribellarsi all’idea che in fondo alla guerra non ci sia alternativa. L’alternativa esiste sempre, a maggior ragione in una società che si ritiene progredita e democratica come la nostra. Più di ogni altra cosa, mi auguro che finisca presto la mattanza di Gaza, uno sterminio di cui è responsabile un pezzo dello stesso Occidente a cui appartiene anche il nostro Paese, e di cui il nostro Paese, nella sua sostanziale acquiescenza, è complice. L’opinione pubblica italiana, prendendo posizione, può fare molto perché l’atteggiamento in merito del nostro governo cambi.

Ringraziamo di cuore Roberto Russo e Giovanni Dozzini per averci dedicato il loro tempo. E con questa lettura la redazione della Rubrica online “Piazza Navona” augura a tutti Voi di trascorrere un Sereno Natale tra letture, affetti, consapevolezza, gioia e forza di resistere…sempre! 

 

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