Il 2, 3 e 4 ottobre non perdete un altro dei meravigliosi appuntamenti con l’arte targato Nexo Digital: Vermeer. The Greatest Exhibition. Sul grande schermo arriva il docufilm, ricco di scoperte e studi inediti, dedicato alla più grande mostra mai dedicata al pittore olandese.
La trama
Dal 10 febbraio al 4 giugno 2023 il Rijksmuseum di Amsterdam ha ospitato la più grande retrospettiva dedicata al pittore olandese Johannes Vermeer. Una mostra che ha richiamato turisti da tutto il mondo registrando il sold out – con la prevendita di 650.000 biglietti – in sole quarantotto ore. Per tutti gli amanti dell’arte e della pittura che hanno perso questo appuntamento arriva al cinema Vermeer. The great exhibition. Un’occasione unica per ammirare i capolavori del “maestro della luce”.
Questa mostra offre un’opportunità senza precedenti di ammirare un numero così elevato di dipinti di Vermeer riuniti in un unico luogo. Si tratta di una prospettiva entusiasmante per il pubblico e per tutti gli amanti di Vermeer, oltre che per gli scienziati, i conservatori e gli storici dell’arte. Siamo estremamente grati ai musei e alle organizzazioni partner che hanno reso possibile questa mostra con prestiti eccezionali e generosi. (Taco Dibbits, direttore del Rijksmuseum)
Il trailer
Sul film
Il 2, 3 e 4 ottobre Nexo Digital propone al grande pubblico un imperdibile appuntamento con la storia dell’arte: Vermeer. The Greatest Exhibition diretto da David Bickerstaff. Circa novanta minuti per raccontare la retrospettiva dedicata al grande pittore olandese da un punto di vista unico e privilegiato. In questa mostra, allestita al Rijksmuseum di Amsterdam, sono state raccolte e riunite insieme per la prima volta 28 delle 35 opere dell’artista provenienti da tutto il mondo. Tale è il successo di questa mostra che in soli due giorni si è esaurita la prevendita dei 650.000 biglietti messi a disposizioni. E grande è il valore di questo docufilm che in Inghilterra ha incassato circa due milioni di dollari.
David Bickerstaff, servendosi del supporto del team di studiosi del Rijksmuseum di Amsterdam e di validi storici e critici d’arte come Rachel Campbell-Johnston, il direttore del Rijksmuseum Taco Dibbits, Anna Krekeler, Pieter Roelofs, Ige Verslype, Gregor J.M. Weber, offre al pubblico in sala non solo uno sguardo nuovo sul pittore olandese ma anche nuovi elementi per meglio comprenderne il tratto, il colore, la sensibilità e l’impostazione spaziale. Johannes Vermeer, infatti, non è da considerare “solo” per il suo bellissimo e celebre dipinto de “La ragazza con l’orecchino di perla” divenuto ancor più noto grazie all’omonimo film di Peter Webber (2003). Fondamentali sono i suoi studi sulla luce e sulle ombre, sui punti luce da cui partono tutte le fughe e le prospettive all’interno dello “spazio-tela” , sulla costruzione e disposizione spaziale che si alterna su tre piani: quello interno al dipinto in quanto superficie pittorica, quella dei personaggi che si muovono all’interno di esso e quello dello spettatore che diviene testimone di ciò che accade nel momento descritto e raccontato dall’artista. Un po’ come se si trattasse di un fotogramma attorno al quale dover e poter costruire tutta una storia intorno. Potremmo quasi affermare che Johannes Vermeer (e il veneziano Giambattista Tiepolo dopo di lui) sia il precursore di quello che poi è diventato il cinema.
E ancora, l’artista olandese è stato in grado di costruire i suoi spazi pittorici servendosi anche di elementi teatrali come drappi, tende, veli utilizzati in modo tale da apparire come fossero sipari, e quindi, l’ingresso per un mondo più o meno fantastico, sicuramente “altro” e ben definito nei dettagli e nella struttura. Infine, all’équipe di studiosi e ricercatori del Rijksmuseum va anche il plauso e il merito di aver analizzato alcune tele esposte scoprendone ulteriori elementi. Pensiamo ad esempio a La Lattaia: le analisi effettuate sul colore e sulla tela hanno svelato l’esistenza di altri due oggetti (un porta brocca e un braciere) che poi il pittore ha preferito coprire e nascondere.
Ha affermato Gregor J.M. Weber, Soprintendente delle Belle Arti del Rijksmuseum e co-curatore della mostra: La tecnica pittorica di Vermeer è sempre stata velata di mistero. Come è riuscito a compiere questo miracolo di luce e colore? Grazie alla scoperta di un primo schizzo in pittura nera, abbiamo un’idea più precisa del suo metodo di lavoro.
Ecco, studi come questi permettono agli appassionati, agli storici, ai critici di avere non solo nuovi argomenti di analisi e di osservazione ma anche un nuovo sguardo sulla sensibilità, la personalità, l’originalità e il metodo di lavoro degli artisti. Nel nostro caso è certo che Vermeer vi stupirà. Vi aspetta un mondo da scoprire!
Voto 3/5
Scheda tecnica
Titolo originale: Vermeer. The gratest Exhibition
Genere: Documentario, Biografico, Storico
Regista: David Bickerstaff
Sceneggiatura: David Bickerstaff e Phil Grabsky
Con la partecipazione di: Rachel Campbell-Johnston, Taco Dibbits, Anna Krekeler, Pieter Roelofs, Ige Verslype, Gregor J.M. Weber
Voce narrante: Robert Lindsay
Montaggio: David Bickerstaff
Fotografia: Jorne Tielemans
Produzione: Phil Grabsky, Seventh Art Production
Distribuzione: Nexo Digital
Musica: Asa Bennett
Paese: Gran Bretagna
Durata: 90 minuti
Uscita: 2, 3, 4 Ottobre 2023