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Letto per voi… “In punta di piedi sull’acqua” di Luigi Alessandro Spina

La Rubrica online “Piazza Navona” ha letto per voi In punta di piedi sull’acqua di Luigi Alessandro Spina (Catartica Edizioni). Due ragazzi, una passione e un misterioso passato che ritorna. E non perdete l’Incontro con l’Autore!

La trama

Luigi Alessandro Spina, “In punta di piedi sull’acqua” (Catartica Edizioni, 2023)

Porto Santo Stefano, Toscana. È qui che si consuma la storia a tratti surreale di Lara, giovane cameriera in uno dei ristoranti del luogo e il viaggiatore spagnolo Javier. A mettere in moto la vicenda è un biglietto che il ragazzo lascia sul tavolo del ristorante dove lavora Lara. È la scintilla definitiva: tra i due ragazzi scoppia la passione di cui sono silenziosi testimoni la luna e la bellissima spiaggia del posto. Tutto è accaduto in modo così spontaneo, quasi surreale tanto da sembrare irreale. Poi, l’improvvisa e apparentemente inspiegabile scomparsa di Javier che lascia Lara nella confusione e nella preoccupazione più totali. Ancor più sconvolgente, però, è il ritrovamento di Javier, da parte della stessa Lara, sull’arenile. È silenzioso e ferito. Da questo momento il rapporto tra i due ha un inevitabile contraccolpo che, seppur a fatica, (ri)porterà a galla il pericoloso e misterioso passato di Javier. Passato, presente e futuro vengono a scontrarsi portando a decisioni importanti e inesorabili.

Sul libro

Catartica Edizioni

Giovanni Fara e la sua Catartica Edizioni presentano nella Collana “In Quiete” il romanzo breve dello scrittore romano Luigi Alessandro Spina dal titolo In punta di piedi sull’acqua. In questo suo quarto romanzo (preceduto da L’ultimo ordine, 4Punte Edizioni, 2022; L’attimo in cui si divise il tempo, Il Seme Bianco,2021; Storia di un viaggio straordinario edito da Stampa Alternativa nel 2018) l’Autore, in poco più di centoventi pagine, narra la storia di Javier e Lara, due giovani dall’animo solitario, ognuno con i propri fantasmi e un passato difficile alle spalle. Strutturato in due parti che si sviluppano sull’arco temporale di circa un anno (da “La mattina del 29 luglio 2014” al “Il pomeriggio dell’8 agosto 2014” nella prima e da “La sera del 9 agosto 2015” al flashback di “Un anno prima. La notte del 2 agosto 2014”) con un “Epilogo” a chiusura del testo, In punta di piedi sull’acqua narra l’evoluzione e l’involuzione non solo di un rapporto di una giovane coppia che si trova ad affrontare silenzi e situazioni molto più grandi di lei ma scandaglia anche nel mistero e nell’oscurità dell’animo umano.

Luigi Alessandro Spina, “In punta di piedi sull’acqua” (Catartica Edizioni, 2023)

Delle sue azioni più crudeli e delle sue scelte più difficili e persino impensabili. Ci sono tratti di questo breve romanzo che, pur con le dovute misure e distanze, ricorda quel “principio” di incomunicabilità proprio della poetica e della regia di Michelangelo Antonioni. Silenzi, mutismi, dialoghi interiori, riflessioni che restano dentro deflagrando testa e cuore e che si traducono in gesti che (troppo!) spesso non equivalgono al “detto”. Restano accenni, possibilità, domande, mezze risposte che inducono il Lettore, pagina dopo pagina, a cercare risposte, verità, affermazioni. Luigi Alessandro Spina è stato bravo nel costruire i suoi personaggi con delicatezza, senza calcare mai la mano e senza caratterizzarli troppo rischiando di farne dei bozzetti o delle caricature della realtà. Tutto è lasciato sul filo del rasoio lasciando ampio spazio all’impegno del Lettore. È quest’ultimo che si ritroverà immerso – e in piena autonomia – in determinate situazioni in qualità di testimone oculare. Ma non è sempre così. Alla fine tutto cambia con uno switch che sorprenderà non poco il Lettore.

Incontro con l’Autore

Luigi Alessandro Spina (Per gentile concessione di Luigi Alessandro Spina)

Come ha scoperto il suo interesse per la scrittura?

Vorrei che le mie risposte non fossero banali del tipo “fin da piccolo scrivevo”, eppure devo proprio iniziare così. Ricordo che all’età di undici, dodici anni scrissi il primo capitolo di un libro che s’ispirava alla classica storia dell’uomo invisibile, dichiarando che da grande avrei fatto lo scrittore. Quel capitolo rimase l’unico e nel tempo non l’ho più ritrovato. Comunque la risposta corretta alla domanda è leggendo.

Come è nato il progetto editoriale di In punta di piedi sull’acqua?

Luigi Alessandro Spina, “In punta di piedi sull’acqua” (Catartica Edizioni, 2023)

Il romanzo nasce dalle ceneri di un libro auto pubblicato anni fa, al quale ho cambiato il titolo, il nome dei protagonisti, lo stile di scrittura e una piccola parte della storia. È una storia che ho scritto in una fase della vita in cui provavo solitudine e un costante senso di malinconia. Sentivo la necessità di rinnamorami della vita e di persone nuove che fortunatamente ho incontrato. È un libro che ho scritto più di dieci anni fa e al quale tenevo particolarmente per la storia, per il finale così drammatico, attuale. Sono molto contento che la casa editrice, Catartica Edizioni, ha creduto nel romanzo.

Perché ha scelto di riportare nel suo testo il riferimento a I dolori del giovane Werther di Goethe?

Nella vita di ogni scrittore vi sono dei libri di riferimento e il testo di Goethe è uno di questi. Per citarne altri dello stesso genere Doppio Sogno di Schnitzler, Le notti bianche di Dostoevskij, ma potrei elencarne moltissimi. La sofferenza di Werther, la solitudine, l’essere un sognatore, per quanto lontano nei tempi e nell’ambientazione, sono peculiarità simili ai tormenti di Javier.

Luigi Alessandro Spina, “In punta di piedi sull’acqua” (Catartica Edizioni, 2023)

E a cosa si deve la citazione del bellissimo L’insostenibile leggerezza di essere di Kundera?

Appunto, ecco un altro testo di riferimento. Kundera è stato uno scrittore meraviglioso che ho conosciuto con il testo de L’identità. Sono autori che rappresentano uno strato culturale e intellettuale che nella narrativa contemporanea è molto difficile riscontrare.

Qual è stato l’aspetto o il passaggio più complesso del suo breve romanzo da “riportare su carta”?

Il segreto di Javier, del quale non posso dire molto (altrimenti racconterei il finale del romanzo). Immedesimarsi in lui, in ciò che ha visto, provato e portato con sé fino all’epilogo del romanzo.

Luigi Alessandro Spina, “In punta di piedi sull’acqua” (Catartica Edizioni, 2023)

Da chi o cosa ha tratto ispirazione per il personaggio e la vita di Javier, il protagonista di In punta di piedi sull’acqua?

Da quella fase di solitudine interiore di cui ho parlato prima. Mentre scrivevo la storia e Javier prendeva forma pagina dopo pagina, liberavo me stesso e allo stesso tempo bramavo d’incontrare la mia Lara.

Perché ha scelto di ambientare la sua storia a Porto Santo Stefano?

È un luogo che conosco molto bene, avendo trascorso tutte le estati della mia infanzia e della mia adolescenza. Posso dire di essere cresciuto in due posti: a Roma e all’Argentario.

Luigi Alessandro Spina, “In punta di piedi sull’acqua” (Catartica Edizioni, 2023)

Ne In punta di piedi sull’acqua i due protagonisti, Lara e Javier, non parlano molto tra loro preferendo usare il linguaggio non verbale fatto di gesti, sguardi, carezze. I due sembrano quasi essere usciti da un film di Antonioni. Perché ha scelto di sottolineare o lasciare emergere soprattutto questo aspetto della loro relazione e comunicazione?

Quando scrissi questo romanzo prediligevo il lato descrittivo delle azioni, peculiarità della mia scrittura che in parte è rimasto e che porta ad alcune critiche. Ispirandomi al testo di Goethe la mia intenzione era riprodurre scenari in cui la parola, se espressa verbalmente, doveva rappresentare un’eccezione. Lara è un personaggio introverso, Javier non può raccontare più di tanto. Il loro unico e romantico modo di esprimersi è fatto di gesti e silenzi.

Quali sono gli Autori e le opere che hanno formato il suo essere scrittore e lettore?

Luigi Alessandro Spina, “In punta di piedi sull’acqua” (Catartica Edizioni, 2023)

Agli autori che ho già citato aggiungo tutti i testi di Pasolini. Amo Terzani, Saramago, Marías, Nevo, McEwan. E tanti altri. Come tutti gli scrittori e lettori famelici ho una grande libreria di testi che mi fanno compagnia. Se dovessi citarne uno su tutti: Una vita violenta di Pasolini.

Quali sono i suoi prossimi impegni e progetti editoriali?

Ho appena terminato un corso all’Accademia Molly Bloom di Roma e un nuovo progetto editoriale. Attendiamo buone nuove.

 

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