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Letto per voi… “Il mio gioco preferito” di Federica Bembo

La Rubrica online “Piazza Navona” è lieta di presentarvi Il mio gioco preferito di Federica Bembo (Ensemble). Aforismi, poesie, versi e pensieri schietti, sinceri e testi che strizzano l’occhio all’acuta parodia. E non perdete l’Incontro con l’Autrice!

La trama

Federica Bembo, “Il mio gioco preferito” (Ensemble, 2023)

Oltre ottanta componimenti suddivisi in cinque sezioni. Ecco: tutto questo è Il mio gioco preferito di Federica Bembo. Una raccolta di poesie introdotti dall’Autrice da una attenta e precisa nota sul significato e il senso dell’essere Artista. Versi che rappresentano l’anima di una poetessa e della sua convivenza con la realtà che la circonda, con gli elementi che le sono familiari, le paure che risultano essere più o meno tali e con uno spirito assai ironico. La silloge, così, diviene un dialogo che la Bembo intesse con se stessa e con l’Altro. Coraggiosamente e sinceramente.

Sul libro

Le Edizioni Ensemble pubblicano nella Collana “Alter” la silloge Il mio gioco preferito di Federica Bembo. Una raccolta poetica composta di oltre ottanta componimenti (tutti minuziosamente datati) scritti tra il 3 aprile2017 e il 23 dicembre 2019 e suddivisi in cinque sezioni: Sogni in prosa, Pensieri, Puzzle amoroso, Se un giorno una parodia, Rock in the microphone! A impreziosire il volume vi è non solo la Prefazione dello scrittore Marco Incardona ma anche una sorta di “nota introduttiva” che Federica Bembo compila sul significato dell’essere “Artista” visto da un particolare punto di vista svuotandolo di ogni preconcetto romantico e ideale:

Edizioni Ensemble

Persona che sfrutta la sua condizione di emarginazione derivante dalla depressione per interpretare la società in modo originale. Se questa originalità è accompagnata da un certo talento espressivo, l’artista ha una buona probabilità di essere riconosciuto come tale ed essere nuovamente accolto in società, talvolta addirittura con tutti gli onori del caso. Ciò può avvenire post mortem oppure no, a piacimento della selezione naturale.(…) in quanto il vero artista non ha alcuna intenzione di guarire. La sua unica aspirazione è dare sfogo alla disperazione liberamente ed ossessivamente per tutta la vita.

Non c’è che dire: sin dall’inizio Il mio gioco preferito si propone al Lettore a carte scoperte presentandosi nella sua sincerità e schiettezza trattando i temi più svariati, dal sentimento alla religione con una precisa presa di posizione. Nelle sue poesie, infatti, Federica Bembo non si nasconde mai dietro le sue parole. Al contrario, a volte si lascia carezzare da esse, altre le aggredisce dolcemente con tutto il suo sentire per meglio dar sfogo alla sua intimità e alla sua interiorità. La poetessa osserva la sua realtà dritto negli occhi, con speranza e, allo stesso tempo, con disincanto lanciando il suo sguardo dentro e oltre ciò che ai molti appare invisibile e silenzioso. È così che la sua fragilità si trasforma nella sua forza e le sue parole in un grido, spesso troppo forte, fermo e deciso. Non è un caso che nel suo componimento Accadere “Dedicato a chi scrive” possiamo leggere:

Federica Bembo, “Il mio gioco preferito” (Ensemble, 2023)

Sboccia un po’ per volta, ogni petalo una paura nascosta.
Dal centro si irradia la luce, la sua verità.

I versi di Bembo derivano proprio dalle parti più intime e nascoste della sua anima, della sua essenza senza mai perdere, però, la dolcezza di un’ingenuità non ancora persa ma celata (forse) per timore di perderla o di essere fagocitata da ciò che la circonda e la abbraccia. Con affetto e con veemenza. Così, compaiono anche riflessioni sulla scrittura, sentimenti, solitudine, versi e, potremmo dire, persino aforismi dedicati al gruppo EsseCiEffe – Scrittura Creativa Firenze cui appartiene o ai depressi, a chi scrive, ad amici e affetti personali. In tal modo l’Autrice permette al Lettore di entrare nel suo mondo, nel suo raggio di visione, nel suo punto di osservazione della realtà e dei suoi sentimenti. Un punto di vista, di lettura e di ascolto privilegiato per chi ha il coraggio di scrivere che

Federica Bembo, “Il mio gioco preferito” (Ensemble, 2023)

La poesia è la mia preghiera.

Federica Bembo, però, vuole essere altro e andare oltre. Oltre le parole, i versi, i pensieri, la scrittura puntando al suo infinito ma senza presunzione, come fosse un sogno o un’aspirazione:

Una vita non basta!
Lasciatemi bere le nuvole,
Voglio cantare in eterno!

Una scrittura che punta persino al surrealismo e all’assurdo. Chi potrebbe mai “prendere a prestito” L’infinito di Giacomo Leopardi scrivendo sui quei sommi versi la poesia A dog is porn dedicata a un border collie? Ecco, questa è la dimostrazione di come scrivere sia il serio gioco preferito di Federica Bembo.

Incontro con l’Autrice

La poetessa Federica Bembo (Per gentile concessione di Federica Bembo)

Come è avvenuto il suo incontro con la scrittura e, in particolar modo, con la poesia?

Alle elementari mi sono innamorata subito del mondo delle storie e delle poesie e ho iniziato a creare uno spazio solo per me in cui scrivere. Credo che le prime filastrocche risalgano a quando avevo undici anni.

Come nasce il progetto editoriale di Il mio gioco preferito?

Questa silloge nasce dalla mia volontà di rafforzare il carattere attraverso la leggerezza del gioco e la sperimentazione poetica: ho esplorato la mia vita interiore sperimentando diversi stili, registri e temi, che si sono poi tradotti nella suddivisione del libro in sezioni. Ho voluto tradurre in poesia il puzzle che sono.

Il mio gioco preferito è un viaggio all’interno della sua vita e della sua intimità. Qual è stata la difficoltà maggiore nel tradurre in parole il suo sentire?

Federica Bembo, “Il mio gioco preferito” (Ensemble, 2023)

La difficoltà maggiore non è stata tanto la traduzione in parole del mio sentire, quanto l’accettazione e la convivenza con le mie poesie, perché molte di esse sono guidate da pensieri intensamente dolorosi.

So che le sto per fare una domanda assai difficile…ma tra le sue poesie a quale sente di essere più legata? E perché?

La poesia a cui sono più legata è “Dentro di me”, perché affronta il tema della libertà che si ha nella vita interiore, il tema della accettazione del dolore e il senso di rinascita che si prova quando si vive con coraggio.

Quali sono gli Autori e le opere che hanno formato il suo essere scrittrice e lettrice?

Sono molto legata ad Ungaretti, Dickinson, Borges, Baudelaire, Candiani e Pizarnik.

Federica Bembo, “Il mio gioco preferito” (Ensemble, 2023)

Qual è il verso o la poesia che avrebbe tanto voluto creare e scrivere?

Un verso di Jorge Luis Borges: “Dalla mia eternità cadono questi segni”. Queste parole mi hanno fatto pensare al potere della letteratura di comporre la memoria collettiva con vite memorabili e di legare le persone tra di loro.

Secondo lei, quali devono essere i caratteri imprescindibili, gli “elementi base” della poesia?

Secondo me l’unica cosa che conta è l’onestà: avere qualcosa da dire, avere voglia di dirlo e farlo senza nascondersi dietro parole oscure.

Se dovesse descrivere il suo “fare poesia”, quali parole userebbe?

Federica Bembo, “Il mio gioco preferito” (Ensemble, 2023)

Sintetico e tagliente.

Lei fa parte di due gruppi di scrittori attivi a Firenze: Affluenti ed Essecìeffe – Scrittura Creativa Firenze. Cosa può raccontarci di questa sua esperienza?

Fare parte di questi gruppi mi ha aiutata a maturare come persona e come autrice. Credo molto nell’amicizia e nella comprensione che nascono tra persone che condividono una passione. Infine secondo me per migliorare nella scrittura è indispensabile il confronto.

Quali sono i suoi prossimi impegni editoriali?

Sto scrivendo un romanzo in forma di diario che mi piacerebbe pubblicare, prima o poi. Inoltre vorrei pubblicare altre sillogi poetiche, una raccolta di monologhi teatrali e una di aforismi.

 

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