La Rubrica online “Piazza Navona” è lieta di ospitare ancora una volta la scrittrice Rita Pacilio e di presentarvi il suo ultimo libro per l’infanzia dal titolo Tre gemelline ballerine (RP Libri). E non perdete il nuovo Incontro con l’Autrice!
La trama
Dina, Gina e Pina sono tre gemelline ballerine: belle, uguali ma birichine. Le tre bambine tutto pepe, vivaci e allegre attraverso le loro differenze caratteriali e di indole, tra un dispetto, una risata e uno scherzo, impareranno a comprendersi, a capire il valore della sorellanza, dell’empatia e a rispettarsi l’un l’altra. Perché ogni età ha i suoi problemi. Ma è anche vero che ogni problema ha una soluzione. E le tenere e dolci pesti protagoniste di Tre gemelline ballerine faranno della loro piccola grande avventura tesoro e motivo di crescita.
Sul libro
La Rubrica online “Piazza Navona” è felice di ospitare ancora una volta la scrittrice beneventana Rita Pacilio la quale torna a rivolgersi ai bambini con il suo libro per l’infanzia dal titolo Tre gemelline ballerine, inserito nella Collana “La Casa di Lilù” della Casa Editrice RP Libri (2022).
È un piccolo volume di circa venti pagine corredato e arricchito dalle illustrazioni di Damiana Valerio dedicato ai piccoli lettori della scuola primaria. Ancora una volta l’Autrice valorizza e spreme ogni possibilità di apprendimento dello “strumento libro” il quale viene totalmente pensato, progettato, ideato e costruito pensando a tutte le esigenze e le richieste del piccolo lettore. Si potrebbe quasi affermare che Rita Pacilio con questa sua particolare attenzione al mondo dei più piccoli – come si è già avuto modo di vedere con i suoi precedenti libri La favola dell’Abete, Cantami una filastrocca e La vecchina brutta e cattiva – stia realizzando una sorta di percorso propedeutico alla lettura per i giovani e gli adulti di domani.
Un progetto e un lavoro molto ambiziosi ma di grande importanza per la crescita e la formazione (cognitiva, emotiva, intellettuale) dei nostri bambini. A rendere questo lavoro ancor più mirato e attento sono le schede che compaiono nel volume attraverso le quali – sempre con l’aiuto e il sostegno di un insegnante o di un genitore, o comunque di un adulto – si richiede il coinvolgimento pratico del piccolo lettore. A quest’ultimo, infatti, è richiesto di usare la propria fantasia, di (ri)creare storie e situazioni, di dare libero sfogo alla propria creatività ancora incontaminata e pura. E, come appena accennato, tale rapporto con lo strumento libro diviene ulteriore fonte di dialogo e rapporto diretto con il mondo degli adulti. In tal modo, l’Autrice offre la possibilità di una contaminazione genuina e fertile tra grandi e piccini in un’operazione (o esperimento) di muto soccorso e di scambio.
Certo è che, sia in una direzione sia in un’altra, il lavoro e la lettura di opere come Tre gemelline ballerine, permette un’occasione di crescita e di sviluppo emotivo. Al di là dell’età. Non è mai troppo tardi (come recita il titolo del celebre programma condotto dal Maestro Manzi negli anni Cinquanta) per imparare, apprendere e capire. E il mondo dei più piccoli è una vera fucina in tal senso. Perché libero da ogni sovrastruttura e preconcetto. È semplicemente libero e spontaneo. Così come sono – o dovrebbero essere – tutti i bambini.
Si ha bisogno di questa attenzione al mondo dei più piccoli e fortunatamente moltissimi sono gli Autori che, come Rita Pacilio, dedicano e costruiscono su di loro libri, storie, racconti, personaggi… perché come ha scritto Gianni Rodari, Io credo che le fiabe, quelle vecchie e quelle nuove, possano contribuire a educare la mente. La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo.
Incontro con l’Autrice
Come è nato Tre gemelline ballerine?
È nato dal desiderio di comunicare ai bambini messaggi di altruismo, amicizia, libertà, speranza.
Come ha creato e scelto le attività inserite nel suo piccolo volume?
Ho scelto le schede didattiche in base al testo, ai messaggi, e agli spunti di riflessione su cui soffermarsi e lavorare. Ho scelto le illustrazioni per rendere stupefacente e accattivante la lettura.
Ha mai pensato di creare dei laboratori per bambini (anche con il supporto di scuole e associazioni) dove far letteralmente vivere le sue storie e i loro protagonisti? Esiste un progetto in tal senso?
Da oltre un ventennio mi occupa di letteratura per l’infanzia. Con le Scuole di ogni ordine e grado sono stata impegnata in progetti riguardanti la dispersione scolastica, il rapporto genitoriale, le dipendenze infantili e adolescenziali, il disagio infantile e giovanile e ho curato progetti formativi sulla lettura e scrittura creativa. Ho anche diretto Laboratori della creatività di cui sono stati pubblicati gli atti dei lavori in alcuni volumi tra cui: Corolle di poesia – Progetto Seme (Lietocolle 2011) Antologia di versi poetici degli studenti 3^ A Scuola Primaria ‘G. Marconi’ San Giovanni Suergiu e 2^ C Scuola Statale Secondaria di 1° grado ‘E. d’Arborea – A. Lamarmora’ Iglesias. E ancora, Mobile Poetry: l’etereo viaggio del seme – Progetto Seme Antologia di versi poetici degli studenti del Liceo Scientifico Galilei/A. Vetrone di Benevento, Lietocolle 2011. Spero di poter realizzare per i miei adorati bambini, progettualità interessanti ancora per anni.
Qual è la difficoltà maggiore che si riscontra nella realizzazione di un libro per bambini?
Non ritrovo difficoltà, semmai responsabilità. Bisogna sempre essere responsabilmente preparati per lavorare con i piccoli che sono creature da modellare e far sviluppare.
Quanto sono esigenti i piccoli lettori?
Molto. E meno male.
Quali sono gli ingredienti principali, gli elementi base per un buon libro per bambini?
Frasi semplici e dirette. Messaggio etico/civile. Illustrazioni e disegni da colorare. Schede di lavoro.
Qual è la storia (o favola) che avrebbe voluto inventare e quella che vorrebbe ancora scrivere?
Non saprei … sto scrivendo una favola sugli strumenti musicali.
Per un autore (o autrice) di libri per bambini quanto è importante lasciar “parlare” il bambino (o la bambina) custodito dentro di sé?
Credo sia l’obiettivo primario: entrare in interazione continua con l’interno e l’esterno. Naturalmente, riferito sia a chi scrive che a chi legge.
Secondo lei, nel panorama editoriale contemporaneo quale importanza e rilievo ha la letteratura per bambini?
Grande importanza perché è primario e necessario rivolgersi ai più piccoli per educarli al mondo. I bambini sono il futuro che avremo.
Cosa si può e si potrebbe fare per avvicinare i più piccoli alla lettura e all’interazione con lo “strumento libro”? E la scuola, i genitori quali ruoli ricoprono?
Ogni agenzia educativa dovrebbe consigliare e invogliare i bambini alla lettura. Si potrebbero strutturare metodologie ludiche o laboratoriali al fine di far incuriosire i piccoli, anche grazie a strategie proposte dagli esperti di settore.
Quali sono i suoi prossimi sogni da realizzare?
Mi farò bastare quello che la vita vorrà riservarmi. Di mio, ci metto impegno, speranza e amore.