La Rubrica online “Piazza Navona” torna a proporvi e a suggerirvi la visione di film presentandovi “Listen”, l’opera prima della regista portoghese Ana Rocha De Sousa, acclamato e premiato al Festival del Cinema di Venezia e da oggi disponibile su MioCinema.
La trama
Bela e Jota sono una coppia portoghese che vive nella periferia di Londra. Hanno tre figli e posseggono una situazione economica e lavorativa assai precaria. Un giorno, però, un malinteso con la maestra della piccola Lu, la figlia sordomuta, fa scattare l’intervento dei servizi sociali. Improvvisamente Bela e Jota vengono ritenuti dei genitori non idonei a svolgere il proprio ruolo. I tre figli, di cui l’ultimo di soli pochi mesi, vengono portati via per poi essere assegnati ad altre famiglie. Bela e Jota sono distrutti ma trovano la forza di far valere i propri diritti di genitori idonei al proprio ruolo e iniziano una dura battaglia legale.
Sul film
Listen è il primo film della regista portoghese Ana Rocha De Sousa il quale, dopo essere stato presentato nella sezione Orizzonti della Mostra Internazionale d’Arte cinematografica di Venezia dove ha vinto il Premio speciale della giuria e il Leone del Futuro per la miglior opera prima, dal 7 maggio sbarca sulla piattaforma streaming MioCinema.
La famiglia protagonista di Listen è frutto di invenzione mentre tutti gli eventi che la riguardano sono accaduti nelle famiglie reali. Ed è a uno di questi fatti accaduti nel 2014 che Ana Rocha De Sousa si ispira per il suo film dopo aver letto la notizia di una famiglia portoghese, residente nel Regno Unito, cui i servizi sociali britannici avevano portato via I figli. La notizia scioccante includeva l’adozione forzata dei loro figli, una politica governativa che permette, in seguito all’intervento del dipartimento dei servizi per l’infanzia delle autorità locali del Regno Unito, di allontanare permanentemente i figli dai propri genitori e di darli in adozione senza il consenso di questi ultimi.
Da allora la regista ha iniziato a documentarsi in ogni modo possibile anche parlando con esperti, giornalisti, associazioni… Si è trattato di un lungo e delicato lavoro intrapreso da Ana Rocha De Sousa in quanto regista e e soprattutto, in quanto donna e madre.
È la stessa regista a dichiarare a tal proposito:
Ho sentito la necessità di realizzare Listen non solo come cineasta, ma anche come madre. Le forme e le sfumature dei diversi lati di una storia, come una sorta di danza tra giusto e sbagliato, mi interessano molto. La cultura e la vita ci strutturano per farci comportare correttamente e rientrare in determinate categorie, ma nulla è esattamente ciò che sembra. Non è così semplice. La capacità di entrare nei panni di qualcun altro può favorire un cambiamento. Valutare in modo astratto spesso dà adito a errori. La separazione come misura preventiva è un punto interrogativo per le mie convinzioni. L’unione, il sostegno e la compassione possono far ottenere risultati migliori. Questo film per me è una dolorosa esplorazione del modo in cui vediamo, di ciò che giudichiamo o crediamo e di cosa è effettivamente vero.
Come suggerisce il titolo, Listen diviene un grido feroce e doloroso proveniente da quelle famiglia che hanno bisogno e diritto di essere ascoltate. È un grido di richiesta di aiuto ma anche di pietà per il tanto dolore che viene inferto.
Ed è proprio partendo da qui che Ana Rocha De Sousa confeziona questo film drammatico così ben strutturato sia nella sua impostazione narrativa sia dal punto di vista tecnico. La regista si focalizza sui suoi personaggi che risultano essere sempre molto vicini alla macchina da presa riempiendo quasi sempre il campo visivo. Allo stesso tempo, però, gli attori hanno piena libertà di movimento e di espressione. Listen è il ritratto di un dramma familiare che ha voce, corpo e anima. È uno sguardo umano e sincero sulla forza di una famiglia ormai in frantumi che non si ferma e lotta per ritrovare il suo equilibrio iniziale. Con tutti i suoi problemi ma mantenuto sempre con dignità.
La difficoltà e il dolore di questa famiglia si tramutano in forza, lotta, battaglia contro le istituzioni e in difesa sia dei propri figli sia del proprio essere genitori.
Listen mostra un volto diverso, inconsueto del Regno Unito, del suo rapporto con gli immigrati, con “lo straniero”. Così facendo si mostra sì un’organizzazione ben strutturata e puntuale ma anche le sue falle. Infatti, la decisione di sgretolare questa famiglia avviene solo su mere supposizioni che non vengono indagate né approfondite. In tal senso, Listen diviene anche una critica a una certa impostazione del lavoro dei servizi sociali.
Certo, il film avrebbe potuto approfondire molti aspetti della vicenda che restano inesplorati. E questa, forse, può essere anche una scelta pensata dalla regista. Nonostante questo e una sceneggiatura scarna ma essenziale Listen è un film che commuove, che cattura lo spettatore senza lasciarlo andare. Si tratta di un film che va a inserirsi in un contesto complesso, controverso e molto dibattuto. Dove basta un nulla per abbattere una famiglia. Oggi si ha bisogno di film come questo ovvero di opere che pur nella loro semplicità non hanno paura di esprimere un pensiero, una critica, un nuovo o diverso punta di vista. E Listen in questo riesce benissimo. E siamo certi che Ana Rocha De Sousa avrà ancora molto altri da dirci e da raccontarci. Questo è solo il suo inizio…
Voto 3,5/5
Scheda tecnica
Titolo originale: Listen
Genere: Drammatico
Regia: Ana Rocha De Sousa
Sceneggiatura: Ana Rocha De Sousa, Paula Vaccaro, Aaron Brookner
Cast: Lucia Moniz, Sophia Myles, Ruben Garcia, Maisie Sly, James Felner, Kiran Sonia Sawar, Lola & Kiki Weeks
Montaggio: Tomás BaltazarCine
Musica: Nessi Gomes
Fotografia: Hatti Beanland
Costumi: Filipa Fabrica Belle Mundi
Produzione: Pinball London, Bando á Parte
Paese: Gran Bretagna, Portogallo
Anno: 2020
Durata: 74 minuti
Uscita: 7 maggio 2021, streaming MioCinema